Il tecnico della Roma prima del Palermo: “Non la vedo come gara decisiva, è ovvio che con certi risultati un tecnico possa essere messo in discussione: se la società non è contenta può cambiare. Il derby? per voi è una guerra, per me una partita”
Vigilia del posticipo di domenica sera, all’Olimpico contro il Palermo, e in casa Roma si registra il recupero di De Rossi, presente nella lista dei convocati con Osvaldo, e Castan. Zeman assorbe bene il colpo delle prime contestazioni: “È normale che se i risultati non arrivano l’ambiente possa metterti in discussione, poi io valuto le cose da allenatore, voi da giornalisti. Mi sento in discussione come tutti gli allenatori, poi con la dirigenza abbiamo gli stessi obiettivi. Con questi risultati, siamo settimi, alle nostre spalle in dodici tecnici dovrebbero essere esonerati. Io non mi preoccupo, se la società non è contenta può cambiare, ma sono convinto che questa squadra abbia dei valori. Con il Palermo spero che giocheremo per fare il meglio e ottenere un risultato positivo, non vedo le cose in chiave di gare decisive o meno”.
Parole di Totti — “Non ho bisogno di questo conforto, sul fatto che io debba essere seguito di più, sono convinto di quello che faccio, ma sono contento che Totti la pensi come me”.
giocatori che ascoltano — “Non ho le percentuali di quanto i gocatori mi seguono o no, ma a parte le sconfitte con Bologna e Udinese, di Parma non parlo perché non era calcio, credo che la squadra debba abituarsi a giocare insieme in un certo modo”.
De rossi e Tachtsidis — “De Rossi viene con noi in ritiro, ha una distorsione alla caviglia, va seguito e vedremo. Tachtsidis per me è stato due volte il migliore in campo e con il Palermo potrà continuare”.
Destro — Destro, pezzo grosso del mercato, è spesso in panchina: “Se ho molti giocatori bravi in panchina, è solo positivo per la società. Io Destro l’ho voluto, e con lui ho la panchina forte, dopo tanto che qui si diceva che la panchina era corta”.
miglioramenti — “Questa è una squadra nuova con giovani promettenti, può fare bene e meglio, alcune gare le abbiamo regalate per nostri errori ed è lì che dobbiamo crescere. Solo a Torino abbiamo perso male. Ma non abbiamo perso partite perché abbiamo solo attaccato”.
derby — “Non sento la pressione del derby che si avvicina. Io faccio l’allenatore e ho altre pressioni, resto convinto che questa squadra darà soddisfazioni al di là del risultato di una partita o l’altra. Per voi derby è una guerra, voi la pompate, per me è calcio, è un’altra cosa. Tutti abbiamo amici sulla sponda laziale, ma nella settimana del derby tendete a dimenticarlo”.
modulo immutabile — “La squadra è stata costruita per giocare un certo tipo di calcio, mi viene da ridere quando dite che certi giocatori non sono adatti. Per me tutti sono adatti”. Dunque 4-3-3 per sempre.
Fonte: Gazzetta.it