(C.Zucchelli) «Il contratto? Le cose sono ferme a come erano l’ultima volta. Resto basito quando sento parlare di firma imminente o di incontri decisivi per la fumata bianca e divento pazzo quando leggo: “Ha detto all’amico, ha fatto sapere che…”. Così sono bravo anche io a fare il giornalista…”. Firmato Daniele De Rossi. Che indosserà pure la tuta della Nazionale, ma quando si parla di Roma non le manda certo a dire. L’aveva annunciato alla Borghesiana: «Parlerò dopo la partita». E così ha fatto. Rispondendo, ancora una volta, alle inevitabili domande sul suo contratto e quindi sul suo futuro. «Non ho mai sventagliato clausole e dettagli del contratto, se ci fossero stati problemi lo avrei detto, magari avrei fatto una conferenza per spiegare le cose. Andare via? L’anno scorso ci ho anche pensato, ma non voglio fare giochetti. Se dovessi andarmene, comunque, sarebbe per l’estero. Sarebbe la mia prima scelta ovviamente. Ma se non si dovesse trovare un accordo per andare fuori dall’Italia non posso mica smettere di giocare a pallone. Voglio però sottolineare che stiamo affrontando tutto con la massima serenità». Sulla Nazionale, Daniele ha detto:«Prestazione convincente, non ho visto tanta distanza tra noi e l’Uruguay, sono stati bravi loro a sbloccare subito la partita e poi hanno giocato di rimessa. Comunque continuità di gioco e prestazione mi fanno ben sperare, poi una partita singola si può anche perdere anche se a noi non piace uscire sconfitti nemmeno in allenamento. Nel secondo tempo – ha aggiunto – li abbiamo chiusi nella loro metà campo ma ci è mancato lo spunto finale».
TOTTI E’ arrivato mezzora prima dell’inizio della partita, è andato via prima del fischio finale. In mezzo una visita allo spogliatoio della Nazionale: un saluto al ct Prandelli, l’in bocca al lupo per la partita, un altro saluto a tutti i giocatori,Balotelli compreso. A vedere all’Olimpico Italia-Uruguay c’era anche Francesco Totti, che ha raccolto, così comeBruno Conti, l’invito della Figc nel giorno della festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia. «E’ stato divertente – ha raccontato Prandelli – lui è entrato in punta di piedi, sembrava si vergognasse ad entrare e io gli ho detto: “Cosa fai, questo è stato il tuo spogliatoio per anni” e lui allora si è avvicinato. E’ stato garbato e simpatico come sempre. L’incontro con Balotelli? Erano tutti sorridenti e contenti della visita di Francesco nello spogliatoio». Anche l’attaccante ha liquidato così la cosa: «Non c’era bisogno né di fare pace né di dirci cose particolari. Certe cose nascono e finiscono in campo ed è giusto così». La Roma non era rappresentata solo dal suo giocatore più forte: c’erano anche il presidenteDiBenedetto, rimasto per tutti i 90 minuti, l’ad Fenucci, e i giocatori Bojan e José Angel. L’ex attaccante del Barcellona ha postato prima dell’inizio una foto in cui si vedono lui e Cote allo stadio sorridenti. Dalla Roma del presente a quella del passato, visto che in tribuna c’era anche Rosella Sensi che ha salutato Totti mentre non ci sono conferme su una sua stretta di mano con DiBenedetto. Il presidente romanista sarà allo stadio anche domenica per Roma- Lecce, intanto ieri ha avuto modo di apprezzare l’atteggiamento dell’Italia di Prandelli. Lo stesso ct, in sala stampa, ha voluto porre l’accento proprio su questo: «E’ stata un’ottima partita contro una grande squadra. Sul piano della prestazione è stata una buona gara – ha spiegato il ct azzurro ai microfoni della Rai -. Abbiamo cercato di recuperare fino all’ultimo momento lo svantaggio, e abbiamo avuto anche buone opportunità. L’importante è aver cercato di creare sempre ». Insomma Prandelli non boccia la sua nazionale. «Non ci facevano ripartire ed erano sempre sotto pressione le nostre punte – spiega il ct. Secondo me è stato un buon primo tempo, è chiaro che contro una squadra quarta ai mondiali e che ha vinto la coppa America che ha un’autostima alta non è facile. Il 2012? Dobbiamo lavorare per diventare una squadra più importante». La lunga giornata degli Azzurri era cominciata in mattinata con la visita al Quirinale dal presidente della Repubblica Napolitano. Tra i più emozionati c’era Osvaldo che, al termine dell’incontro ha detto: «Mi sento italiano a prescindere dal calcio e non solo perché gioco in Nazionale. Noi italiani possiamo dare tanto al Paese». Dopo la partita invece Osvaldo ha detto: «Siamo una grande squadra, con Balotelli mi sono trovato bene. Penso di aver fatto bene, mi è mancato solo il gol. E’ stata una partita a senso unico peccato per il risultato penso che abbiamo giocato bene. Ero dispiaciuto quando sono uscito perchè non ho fatto gol. Se i risultati ci accompagnano possiamo fare un grande Europeo, a livello di squadra siamo davvero di buon livello».