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AS ROMA De Rossi resta un caso. E Baldini riapre il mercato

Daniele De Rossi

Daniele De Rossi lontano da Roma. Magari già a gennaio. Con Madrid e Parigi alla finestra. Quella che fino a poco tempo fa era considerata un’ipotesi irrealizzabile appare oggi come uno scenario di mercato percorribile. «Se arriverà una nuova offerta, la valuteremo»,ha detto Franco Baldini, parlando della situazione del centrocampista giallorosso dopo che dalla Spagna sono tornate le voci di un interessamento di Mourinho. In nove mesi, da quando cioè il centrocampista ha firmato il rinnovo di contratto, la situazione è profondamente mutata e nell’ultimo periodo è peggiorata a causa del non-rapporto tra giocatore e allenatore. Dopo aver recitato un ruolo da intoccabile nella gestione Luis Enrique, De Rossi si è infatti ritrovato a vestire i panni dell’uomo qualunque con l’arrivo di Zeman. E adesso rischia di vivere da spettatore il derby in programma contro la Lazio domenica prossima all’Olimpico.

Il motivo? Una caviglia in disordine, ma anche le velate accuse mosse a ‘Capitan Futurò proprio dal boemo dopo il successo sul Palermo in cui De Rossi è rimasto in panchina. «Ma se ci fosse stato il derby De Rossi avrebbe giocato – le parole di Zeman dopo l’incontro – Ci tiene molto, per lui non è una partita come tutte le altre. Ha una distorsione alla caviglia destra che si è procurato a Parma, non si è allenato per tre giorni ed era meglio farlo riposare anche perchè era un pò dolorante, però di solito i dolori si riescono a levare in qualche modo». Una frase buttata lì, a mezz’aria, a voler far intendere che il mediano si è tirato fuori coi rosanero per risparmiarsi ed essere al meglio contro la Lazio. Se così fosse, per De Rossi rappresenterebbe la seconda stilettata dopo quella inflitta per giustificare l’esclusione (con Osvaldo) contro l’Atalanta («vorrei giocatori motivati, che pensano a squadra, società e città, invece di pensare ai fatti propri»).
A difendere De Rossi, in quell’occasione, non fu qualcuno da Trigoria ma in azzurro il ct Prandelli, che parlò di «accusa pesante». E pesante è anche l’ingaggio che la Roma ha deciso accordare al giocatore, rinnovandogli lo scorso febbraio il contratto in scadenza a 10 milioni di euro lordi a stagione fino al 2017, più premi e il 50% dei ricavi derivati dallo sfruttamento commerciale dei diritti d’immagine. Una montagna di soldi che grava non poco sul bilancio in rosso del club e che, visto il momento, potrebbe spingere la dirigenza a valutare nuovamente offerte provenienti dall’estero.
Specifico in tal senso il cambio di atteggiamento di Franco Baldini sull’argomento. Dal «credo sia molto probabile che De Rossi faccia tutta la sua carriera alla Roma» di settembre, al «non c’è nessuna necessità economica per la cessione di De Rossi» di ottobre, si è passati oggi a una posizione decisamente meno ermetica. «In estate è stata ascoltata un’offerta del Manchester City. Cosa vuol dire? Che se l’abbiamo ascoltata l’abbiamo presa in considerazione – ha spiegato a Sky Tg24 il direttore generale – Molti si dimenticano che i manager hanno il compito di gestire un club e valutare tutte le varie opportunità, ma se non le ascolti neanche le offerte come fai a valutarle?». «In quel caso l’abbiamo fatto poi è stato deciso di soprassedere – ha aggiunto Baldini – e se dovesse arrivare un’altra offerta del genere la riascolteremo, ma potremo tranquillamente decidere di soprassedere un’altra volta».
Non proprio una dichiarazioni di incedibilità da sbandierare ai quattro venti. Piuttosto un modo elegante per aprire nuovamente ai vari Real Madrid, Chelsea e Paris Saint-Germain, top club che accoglierebbero un De Rossi non più così sicuro di voler continuare a vivere il proprio futuro nella Capitale. 
Fonte: ansa
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