(A.Ghiacci) E’ il suo momento. Tanto che anche in Argentina, su Olè, il principale quotidiano sportivo del paese, le prestazioni di Lamela hanno ottenuto grande spazio e sono state esaltate. Proprio in patria, infatti, il mancino da anni è considerato il nuovo astro nascente. Contro il Palermo Lamela ha messo a segno la sua settima rete in questo avvio di campionato: è secondo nella classifica marcatori di serie A. E così, dopo poco più di un anno di nuova avventura, è arrivato a quota 13 gol con la Roma. E oggi il club giallorosso si ritrova tra le mani uno dei ventenni più in vista nel panorama internazionale: un possibile campionissimo. (…)
SCELTA – La Roma, con il cambio di proprietà, ha puntato subito forte sull’argentino. Che fu acquistato per scelta del direttore sportivo Walter Sabatini a fronte di un investimento di quasi venti milioni di euro (commissioni comprese). Non solo: l’arrivo a Trigoria, in prospettiva, è stato messo in atto come primo e vero tentativo di trovare l’erede del capitano Francesco Totti. Proprio un anno fa il numero dieci giallorosso si espresse in tal senso: «Lui il mio erede? Spero possa diventarlo» . A questo punto Lamela, senza ombra di dubbio, è sulla strada giusta. Un giocatore offensivo, attaccante moderno, in grado di ricoprire diverse posizioni. Nei suoi piedi c’è il meglio del meglio: assist e gol. (…)
DECISIVO – Appena la Roma ha scelto Zeman come sostituto di Luis Enrique si è pensato subito che Lamela avrebbe potuto dare il meglio di sé. Di strada ne ha fatta tantissima, in soli due mesi. Passando però attraverso gli stimoli che arrivavano dall’allenatore. «Non ho mai visto un attaccnte giocare con le spalle rivolte al portiere avversario…» . E ancora: «Ha capito poco di cosa deve fare…» . La cura ha funzionato: 6 dei 7 gol segnati finora Lamela li ha fatti nelle ultime cinque partite. Da Roma-Atalanta a Roma-Palermo non c’è stato match in cui il suo nome non sia apparso nel tabellino alla voce “marcatori”. Ma ancora di più oggi Lamela è fonte di gioco, di imprevedibilità, di corsa. (…)
CRESCITA – A vent’anni, ovviamente, i margini di miglioramento sono ancora enormi. Un paio di stagioni e la Roma, molto probabilmente, avrà il gioiello che aveva immaginato nel momento in cui decise di acquistare Lamela. Oggi Lamela è un intoccabile della formazione ideale di Zeman. E pensare che prima di lui, sul taccuino giallorosso, era stato segnato il nome di Ricky Alvarez, oggi all’Inter. In fin dei conti aveva ragione Sabatini: «Lamela è più forte…» . E l’affare sembra davvero averlo fatto la Roma. (…)