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IL MESSAGGERO Errori? No, orrori

Matuzalem in azione nel derby

Il derby della capitale, può regalare ai 22 protagonisti gioie e dolori sportivi intensi. In una città come Roma basta veramente poco per diventare un eroe. Un gol, una parata, un gesto. Molti calciatori da entrambe le parti si sono guadagnati la stima eterna. Il discorso però vale anche viceversa. Attenzione, chi sbaglia e si rende protagonista di grossolani errori, fi nisce in un batter d’occhio nella bacheca degli orrori. E così ci sono giocatori che si sono letteralmente rovinati carriera e reputazione, con una singola partita.

In casa romanista, il ricordo più fresco è lo sciagurato intervento in area di rigore di Marco Lanna. 18 febbraio 1996. La partita sta scorrendo via velocemente. Roma e Lazio si sono date battaglia. E’ notte, i biancocelesti stanno tentando una delle ultime sortite in avanti: da calcio d’angolo precisamente. Qualcosa scatta nella mente del difensore Marco Lanna, sul cross dalla bandierina, inspiegabilmente il giocatore romanista alza il braccio e colpisce il pallone con le mani. Stiamo all’85° e la Lazio vince il derby grazie al rigore trasformato da Signori.

I rigori però possono regalare anche brutti scherzi. Gli orrori nei derby possono essere commessi anche dai grandi del calcio. Giuseppe Giannini bandiera e capitano storico della Roma, sbagliò sotto la sud un incredibile rigore procuratogli da un giovanissimo Francesco Totti. Era il 6 marzo 1994.

Indubbiamente però l’errore od orrore più grossolano è quello involontario di Paolo Negro che l’anno del terzo scudetto romanista, deviò, alle spalle di Luca Marcheggiani una svirgolata di Alessandro Nesta. Gli sberleffi e sfottò dei romanisti nei confronti sia di Negro che dell’intera tifoseria bianco celeste, sfociarono in canzoni dalle rime baciate e addirittura una maglietta della Roma con il numero 2 assegnato a Paolo Negro.

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