LAZIO:
Marchetti 5; Konko 5,5, Biava 6, Dias 6,5, Lulic 6,5 (dal 59′ Radu 6); Ledesma 6, Candreva 7,5 (dall’83’ Cana s.v.), Gonzalez 6, Mauri 6,5, Hernanes 7 (dal 75′ Brocchi s.v.); Klose 7,5
All. Petkovic 6,5
ROMA:
Goicoechea 4: Sembrava esser partito con il piede giusto, poi rovina tutto, auto-confezionando il gol di Candreva. Se a 24 anni giochi ancora in Uruguay, senza far parte della “Celeste”, un motivo ci sarà. Nel pallone!
Piris 4: Un errore come quello commesso per il 3-1 di Mauri non è da giocatore di Serie A. Out!
Burdisso 5: Straperde il duello con Klose. In difficoltà nel guidare la difesa, si innervosisce con il passare dei minuti, commettendo anche falli pericolosi. Doveva essere la panacea di tutti i mali difensivi, in realtà con lui o senza cambia poco, ma le colpe sono di altri. Schiacciato!
Marquinhos 5,5: Alla fine nonostante l’esordio nel derby a soli 18 anni, è uno dei pochi a salvarsi. Sbaglia sul tiro cross di Hernanes che porta al 2-1 di Klose, poi prende fiducia e diventa il migliore della linea arretrata. Meno Peggio!
Balzaretti 4,5: Sembrano trovare conferma quelle voci estive che parlavano di un giocatore venuto a svernare prima di chiudere la carriera. Fa poco per smentire i critici, mostrando delle lacune tecniche aberranti. La condizione è approssimativa e i risultati si vedono. Pasticcione!
De Rossi 4: Zeman lo premia, lui butta via tutto. Schierato da centrale al posto di Tachtsidis diventa decisivo ma in negativo, facendosi espellere per un pugno in pieno volto ai danni di Mauri. Che stia attraversando un brutto momento è fin troppo palese, ma è doveroso arrivare ad una soluzione definitiva il prima possibile: Dentro o fuori!
Florenzi 6: Qualche appoggio sbagliato, a volte confusionario, ma l’ultimo ad arrendersi. Solita voglia di sacrificarsi in pressing, rincorse estenuanti specie dopo l’inferiorità numerica. Almeno in lui si è visto lo spirito giusto per affrontare una gara come il derby. Generoso!
Bradley 6: Corre a perdifiato senza soste, dona sostanza al centrocampo e non rinuncia mai agli inserimenti in avanti. Nonostante la stanchezza, fornisce l’assist a tempo scaduto per quello che poteva diventare un incredibile pareggio, ma Osvaldo spara fuori. Coraggioso!
Lamela 6,5: Lui il suo lo fa sempre, timbrando il cartellino per l’ottava volta. Solito trascinatore in avanti, è costretto ad abbondare il campo per ragioni tattiche dopo l’espulsione di De Rossi. Anche lo scorso anno uscì, dopo appena 20 minuti, per il rosso a Stekelenburg. Sfortunato!
Totti 6: Cerca di caricarsi sulle spalle il gruppo di ragazzi all’esordio nella stracittadina. Confeziona un paio di ottimi assist per Osvaldo e arretra spesso per legare il gioco con il centrocampo. Non si può sperare sempre che sia lui a togliere le castagne dal fuoco. Sprecato!
Osvaldo 5: Combina poco o nulla durante i 90 minuti, ma la macchia più grande della sua prestazione è l’intervento maldestro sotto porta che impedisce a Marquinho di pareggiare. Dopo l’uscita di Lamela, rimane spesso isolato davanti, facendo molta fatica in mezzo ai due centrali biancocelesti. Spaesato!
Tachtsidis (dal 46′ per Lamela) 5: L’insufficienza è meritata anche solo per l’intervento su Brocchi. Impreparato!
Marquinho (dal 62′ per Florenzi) 6: Entra con buona lena cercando spesso la conclusione da fuori. Se Osvaldo si fa gli affari suoi, sarebbe diventato un eroe. Intraprendente!
Pjanic (dal 70′ per Totti) 6,5: Uno con la sua qualità non può restare fuori da questa squadra. Riapre il match nel finale grazie ad una punizione alla Juninho che coglie di sorpresa Marchetti. Con un altro sistema di gioco sarebbe il fiore all’occhiello del centrocampo giallorosso. Rimpiazzo!
All. Zeman 5: Il tempo è scaduto: L’abbonamento al 2-3 è una spiacevole costante di questa stagione e le responsabilità del tecnico, conoscendo la sua storia, non possono essere tralasciate. La squadra può e deve fare di più, magari con un altro schema di gioco. Au Revoir!
Arbitro Rocchi 5,5: Sulle ammonizioni ci sarebbe molto da ridire, mentre l’espulsione di De Rossi è sacrosanta, così come quella di Mauri. Decide di arbitrare con fiscalità, spezzettando fin troppo il gioco, ma riesce a tenere in pugno il match nonostante gli animi accesi.
A cura di Angelo Maria Papi