Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 MILITO:
Il centravanti argentino divora occasioni su occasioni nel pareggio casalingo contro il Cagliari. Il manifesto della sua giornata storta è la palla sparata in curva da pochi passi a porta completamente sguarnita; se i neroazzurri riescono ad acciuffare un risultato positivo nel finale non è certo per merito suo. El Prìncipe destronado.
VOTO 1 DE MARCO:
La giacchetta nera di Chiavica, inanella una serie di scempiaggini che tutto sommato non influenzano il risultato del match tra Fiorentina e Atalanta. Tre le topiche clamorose: rigore negato a Gonzalo Rodriguez per netta trattenuta in area di rigore, abbondante fuorigioco di Jack Bonaventura in occasione del gol della Dea ed espulsione eccessiva di Cigarini per un fallo da dietro al limite dell’area. Occhialoni.
VOTO 2 DONATI:
Imbarazzante il goffo fallo di mano che causa il penalty trasformato da Gabbiadini, per il 2-0 del Bologna. Il gesto si aggiunge ad altri svarioni, all’interno di una prestazione sottotono rispetto alle ultime buone uscite. Marco Lanna.
VOTO 3 VUKUSIC:
Se ci si mette anche lui, fallendo il tentativo dagli undici metri che avrebbe potuto portare in parità il risultato dell’Artemio Franchi, per il Pescara non ci sono più chance. Con l’assenza forzata di Weiss, Stroppa si affida all’ex Hajduk per lo scontro salvezza in terra toscana, ma la sua fiducia non viene ripagata. Sprecone.
VOTO 4 ABBIATI:
L’estremo rossonero impicca, come già successo in queste prime tredici giornate di campionato, l’ennesimo match della squadra guidata da Max Allegri. Sentirgli indirizzate le dediche per i due gol dal faraone, danno la misura degli errori commessi. Il primo abbaglio sul gol di Inler è clamoroso, il secondo sul tiro di insigne deviato da Acerbi, meriterebbe un miracolo che al momento non è in grado di fare. Zio Paperone.
VOTO 5 UDINESE:
Secondo pareggio consecutivo per i friulani sempre per 2-2. L’uscita di scena di Totò Di Natale, pesa troppo nell’economia della squadra bianconera assolutamente amorfa senza il suo capitano in campo. Rispetto alla passata stagione, sono questi i risultati che fanno la differenza in negativo. La corsa all’Europa per quest’anno, potrebbe rimanere una chimera. Molto Totò, poco Peppino.
VOTO 6- INSIGNE:
Il folletto partenopeo passa una serata tra alti e bassi. Pregevole il secondo gol del Napoli, confezionato grazie ad una sua girata lampo in area di rigore, molto meno la serie di ripartenze banalmente sprecate con la sua imprecisione in appoggio, culminate con l’eccessivo altruismo nel servire Cavani, invece di calciare a rete da posizione ottimale. Mazzarri si sgola per richiamarlo, ma alla fine, non vedendo risposta è costretto a richiamarlo in panchina per l’ultima mezz’ora. Scugnizzo.
VOTO 7 SAU:
Affaccitosi quest’anno nella massima serie, ripropone quelle giocate già ammirate nel campionato cadetto nella scorsa stagione con la maglio della Juve Stabia. Nella sua personalissima doppietta, la seconda rete a San Siro mettendo a sedere metà della difesa interista più Handanovic, fa capire bene le doti tecniche e rapaci di un ragazzo snobbato dal calcio che conta per troppo tempo. S(a)uper.
VOTO 8 AQUILANI:
Terzo gol in sei presenze per l’ex centrocampista giallorosso. Tira fuori il meglio del suo repertorio, mostrando tra le mura amiche anche una pregevolezza su calcio di punizione che tanto ricorda il vecchio idolo di casa Roberto Baggio. Vedendolo esprimersi in questo modo, i rimpianti dalle nostre parti, dovrebbero aumentare sempre più. Alberto dè Medici.
VOTO 9 MARCHETTI:
Esaltato anche da Fabio Caressa in telecronaca, il portiere biancoceleste tiene a galla la compagine di Petkovic, presentatasi allo Juventus Stadium in pieno stile Italia anni ’30 (vedi Vittorio Pozzo). Senza di lui lo 0-0, sarebbe rimasto un utopia. Arrocco.
VOTO 10 DERBY GENOVA:
Il derby della lanterna, rimane sempre uno dei spettacoli più belli e affascinanti della nostra Serie A, grazie a due tifoserie capaci di mettere in mostra scenografie d’alta scuola. La spunta la Doria con un 3-1 firmato da due giovani prime volte: Poli e Icardi. Battesimo nel calcio che conta quindi per il centrocampista classe ’89 e per l’attaccante cresciuto nelle giovanili del Barcellona. Salva la panchina di Ferrara, tornato al successo dopo 7 sconfitte, Gigi Delneri naviga invece in alto mare, mal assistito dal suo equipaggio. Belìn che partita!
Rocky & Apollo