(P. Notargiacomo) I giallorossi tornano al successo dopo il ko nel derby grazie a un rigore molto contestato, per fallo di Ogbonna su Marquinho, e al secondo gol consecutivo del bosniaco. Rabbia Toro, con Ventura espulso
ROMA – Il minuto decisivo di Roma-Torino è il 26′ della ripresa. L’arbitro Guida concede il rigore, su segnalazione dell’arbitro di porta Calvarese, dopo un contatto dubbio in area tra Marquinho e Ogbonna. Il Torino, Ventura in testa (poi espulso), urla di rabbia. Osvaldo non si distrae e trasforma. Giallorossi avanti 1-0 e copione della gara che cambia. Partita in cassaforte per gli uomini di Zeman quindici minuti dopo quando una conclusione violenta di Pjanic, deviata da Gazzi, regala il secondo gol consecutivo al bosniaco. L’esultanza stavolta non è polemica: arriva soltanto il giallo per la maglia sfilata.
FISCHI ALL’INIZIO – Zeman archivia così il successo della settimana post derby. Viatico, si spera, di giorni meno turbolenti per il boemo, come testimoniano i fischi con i quali il pubblico dell’Olimpico accoglie la squadra quando scende in campo contro il Toro. Di fronte l’undici di Ventura che in trasferta ha un primato in comune con la Juve (nessuna sconfitta). Chiedere a Lazio e Napoli che si sono fatte imporre l’1-1 dai granata. Per settanta minuti il pareggio sembra cosa fatta anche contro la Roma, prima appunto del penalty concesso da Guida. Fino ad allora giallorossi volenterosi nei primi 20 minuti, con Totti e Lamela a inventare e Osvaldo (non in perfette condizioni fisiche) a fallire almeno due occasioni non impossibili per lui. Il capitano sembra indovinare il giro giusto al 19′ ma Gillet si salva di pochi centimetri. Poi la noia si impadronisce del match: il Toro con poche idee minaccia Goicoechea soltanto in chiusura di prima frazione, ma l’argentino è attento e Marquinhos gli dà una mano consistente con un paio di recuperi. Nella ripresa giallorossi ancora in cerca del vantaggio, ma la manovra è meno fluida. Anzi le squadre finiscono spaccate di due tronconi con i granata che esaltano le chiusure di Glick e Ogbonna, e ripartono con Cerci. Entra anche Destro al posto di Totti (fino ad allora il migliore) e Marquinho per Florenzi. Il brasiliano si ritrova nel posto giusto al momento giusto, Ogbonna inciampa nel tentativo di rimontarlo e innesca il penalty. “E’ una vergogna” esplode Ventura, cacciato dal campo per le proteste. La Roma mette al sicuro il risultato con Pjanic e archivia un successo che significa quota 20. Gioco tutt’altro che brillante per Zeman, ma la quota Champions è a -7 e i giallorossi non incassano gol. Per stasera può andar bene così. A Pescara, domenica prossima, nel ritorno all’Adriatico, il tecnico boemo dovrà però fare probabilmente a meno di Lamela, che ha riportato una distorsione alla caviglia.