(C.Zucchelli) – Alle 7 arriverà a Fiumicino dove, con ogni probabilità verrà prelevato direttamente dalla scaletta dell’aereo per evitare di fare sforzi. Poi tornerà a casa, starà con la moglie e i figli e, in mattinata, andrà a Trigoria per essere visitato dai medici della Roma.
Con loro, e col responsabile sanitario della nazionale argentina che lo ha accompagnato nel lungo viaggio dalla Colombia a Roma, deciderà dove operarsi. Con ogni probabilità lo farà a Villa Stuart dal professor Mariani, il medico che, tra gli altri, si è già occupato di Francesco Totti. Prima di imbarcarsi per Roma, Nicolas, pantalone corto, maglietta a mezze maniche, stampelle e tutore sulla gamba sinistra, si è limitato soltanto a un laconico: «Sto bene». «In questo momento viaggia perché è in grado di farlo», ha spiegato invece il dottor Daniel Martinez prima di imbarcarsi da Barranquilla e prima di confrontarsi oggi con lo staff sanitario della Roma.
A Trigoria tutti aspettano Burdisso: l’allenatore, i compagni, i dirigenti. Oggi per lui tanti abbracci e, soprattutto, tanta forza per una riabilitazione che si annuncia comunque lunga e difficile. In Argentina si dicono sicuri che il giocatore tornerà in patria per curarsi ma, visto che i figli vivono qui e hanno impegni con la scuola, sembra difficile che Nicolas possa allontanarsi per tanto tempo dalla famiglia. Più facile che si curi a Roma e che torni in Argentina in primavera. A decidere saranno la Roma e il giocatore stesso. La federcalcio argentina, che sarà comunque informata passo passo su tutto quello che accade, ieri ha riferito che il difensore giallorosso ha riportato una «forte distorsione legamento del ginocchio sinistro, con interessamento del piatto tibiale sinistro». Resta quindi da valutare la gravità della lesione ossea e quali saranno i passi successivi da seguire.
Di sicuro c’è che il morale del giocatore è buono. Burdisso, carattere d’acciaio e grinta da vendere, non vede l’ora di operarsi per iniziare la riabilitazione e in questi giorni ha risposto a tutti coloro che l’hanno riempito di messaggi. È stato sempre coi compagni della nazionale argentina tanto da non rinunciare alla cena post partita appoggiando la gamba sinistra infortunata su una seconda sedia e ha avuto modo di parlare anche con gli argentini dell’Inter. Milito gli ha dedicato un post su Twitter: «Torna presto amico mio», mentre Zanetti ha detto: «Ho urlato appena ho visto lo scontro. Nico è un grande, tornerà presto».