(A.Ghiacci) – La Roma va incontro alla Fondazione Sandri, nata nel ricordo di Gabriele, il giovane tifoso della Lazio ucciso all’area di servizio di Badìa al Pino l’11 novembre del 2007.
La Roma incontro a una famiglia di tifosi biancocelesti, perché quando succedono cose del genere, fermarsi alla fede calcistica non ha davvero più senso. Ieri il padre di “Gabbo”, Giorgio, e il fratello, Cristiano, sono stati ricevuti a Trigoria dal direttore generale Franco Baldini, dall’amministratore delegato Claudio Fenucci e dal direttore sportivo Walter Sabatini. Dopo che già la Lazio ha giocato con il logo della Fondazione sulle maglie, non è affatto escluso che anche la Roma scelga di fare lo stesso. «Ma si è parlato di una collaborazione più ampia» ha detto Giorgio Sandri.
La Roma si è resa disponibile ad ascoltare le proposte di iniziative di una Fondazione nata sì nel ricordo del tragico evento, ma volta soprattutto alla cancellazione di qualsiasi tipo di violenza e intolleranza in ambito sportivo, soprattutto nel calcio. «Grazie alla Roma – ha continuato il padre di Gabriele – ci è stata riservata un’ottima accoglienza. Il club giallorosso ha compreso quali sono i messaggi che vogliamo portare in giro, abbiamo posto le basi per una collaborazione futura. Speriamo quanto prima di poter mettere in atto cose importanti, è sato tutto molto positivo». Che poi, il primo vero contatto di Sandri con l’universo giallorosso è datato 2008, quando il derby con la Lazio fu seguito nel cuore del tifo romanista, la Curva Sud: «Uno dei ricordi più belli da quattro anni a questa parte. Anni vissuti a stretto contatto con i ragazzi delle curve. Porto ancora negli occhi e nel cuore le sensazioni di quella sera».