I siti di gioco online autorizzati “.it” non sono ancora pienamente competitivi con i “.com”: è l’opinione di Alessandro Allara, direttore della comunicazione Italia di Paddy Power, intervenuto nel corso del convegno “2013 Betting and Gambling in Europe” organizzato da Business International a Roma.
“L’offerta dei “.it” è limitata, non solo sullo sport, ma anche sugli eventi. Il palinsesto va esteso e siamo pronti a farlo con il palinsesto complementare. Inoltre, sta per cominciare una stagione di novità con la partenza delle scommesse virtuali”, ha sottolineato. “L’offerta è il motivo principale per cui una grossa fetta di denaro oggi viaggia in Asia, dove si possono giocare importi sconfinati. Oggi un giocatore italiano deve rispettare dei limiti per una singola scommessa: ad esempio, un tagliando non paga più di 10 mila euro. Quindi, se si vogliono superare certi limiti, è necessario “spezzettare” la giocata, una cosa anacronistica”, continua. L’ultimo limite ber i bookmaker “riguarda il sistema con cui in Italia siamo costretti a operare: se oggi decidiamo di lanciare un’offerta dobbiamo rispettare rigide procedure burocratiche e e questo ci impedisce di introdurre prodotti che a livello internazionale funzionano alla grande. Inoltre se sbagliamo una quota la dobbiamo pagare, mentre all’estero se l’errore è palese non è così”.