(A.Pugliese) – L’ultimo pensiero è il più dolce e lo commuove fino quasi alle lacrime. «Franco io lo penso sempre», dice Zeman nella vigilia del ritorno a Pescara, dove lo scorso anno plasmò un miracolo e oggi farà cento partite sulla panchina giallorossa. Franco è Mancini, scomparso un anno fa, una delle persone che ha nel cuore. Proprio come Pescara. «La tifoseria migliore è della Roma, ma anche in Abruzzo non scherzano. Ritroverò anche Bergodi, spero il cambio di allenatore stavolta non porti bene. Come mi accoglierà la gente? Non lo so, ma torno da nemico…». (…)
QUANTI DUBBI Nel ritorno del boemo ci sono tanti dubbi. I 4 centrali di difesa hanno problemi («Romagnoli è quello che sta peggio per una botta al polpaccio, spero di farlo esordire prima o poi. Castan? Conviveva già con qualche problemino, ma penso sia risolvibile (ieri ha lasciato il campo per un dolore al flessore, ndr)»), a centrocampo pesa l’assenza di Lamela. Già, perché Erik è l’unico attaccante a garantire la fase difensiva e senza di lui, rischia il posto Pjanic («Ora gioco di più e sono felice, lavoro per impormi in questa squadra — dice il bosniaco — Il Tottenham? Resto a Roma sicuro, ora altri 6 punti con Pescara e Siena»). Chi non lo rischia, invece, è Florenzi. «Sfrutta entusiasmo e voglia di fare, non vedo perché dovrei farlo riposare — dice Zeman — Tachtsidis? Ha fatto spesso il regista. Più equilibrio con Bradley? Con il Torino ha fatto quello che avrei chiesto a chiunque altro in quel ruolo, giocando più basso». Ed allora potrebbe essere la partita di Destro, in campo al posto di Lamela. «L’ho provato lì e anche al centro. Ma se si adatterà al ruolo, lo vedremo solo dopo. Pjanic alto? Ci può giocare, ma lì non dà buoni risultati».
I CAMPI MINATI Poi Zeman si proietta sui temi caldi. Il primo è De Rossi, lusingato da Ancelotti. «Daniele è stimato da tanti, per ora sta alla Roma. Problemi tra noi? Non so dove nasca questa voce. A meno che il problema non sia parlare di tattica». L’altro è Balzaretti, per ora deludente. «Come impegno fa bene, tecnicamente ha problemi, come tutti i difensori. Spero migliori, ma sono soddisfatto».(…)
ROTTURA CON ROBE DI KAPPA La Roma ha comunicato la risoluzione unilaterale del contratto con la Robe di Kappa (circa 6 milioni a stagione, possibile uscita con penale), sponsor tecnico fino al 2017 ereditato dalla Sensi. Il motivo? I difetti del materiale (il club parla di colletti della terza maglia, ritardi nelle consegne, maglie e felpe che scolorano, con evidenti danni per il merchandising). «Tutto strumentale, è dal loro avvento che gli americani volevano chiudere il contratto. Ora se ne occuperanno gli avvocati», replica Marco Boglione, presidente di Basic Italia, proprietaria di Robe di Kappa. Il futuro sponsor della Roma sarà uno tra Adidas, Nike e Warrior (azienda di Boston, con rapporti di lavoro con Pallotta).