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CORRIERE DELLA SERA Zeman torna da re a Pescara: “Questa Roma mi piace a metà”

Zeman in conferenza stampa

(L. Valdiserri) – Quarantacinque vittorie, 28 pareggi, 26 sconfitte, 194 gol segnati e 138 subiti. Zdenek Zeman chiude oggi il cerchio delle cento partite sulla panchina giallorossa e lo fa in un luogo per lui altamente simbolico: Pescara. È la città dove nella stagione scorsa ha ritrovato la sua grandezza di allenatore — promozione in serie A con il primo posto, 90 gol segnati, lancio di talenti come Verratti, Insigne e Immobile — ma anche quella del grande lutto della perdita di Francesco Mancini, il suo portiere quando il Foggia diventò Zemanlandia e il suo braccio destro, poi, in panchina. «Ci penso sempre», ha detto ieri, senza riuscire a trattenere l’emozione. Zeman torna dove è stato tanto amato e dove ha ricostruito la sua carriera. Pescara gli ha dato la chance di ritornare sulla panchina della Roma per cercare le sue rivincite.

Alla Zeman, naturalmente, visto che delle novantanove gare giallorosse ne sceglie una che è coincisa con una sconfitta: Milan- Roma 3-2, 25 ottobre 1998, gol di Delvecchio, Leonardo, rigore sbagliato da Totti, Ziege, ancora Delvecchio e Weah, più tre pali colpiti dai giallorossi e due gol annullati al Milan. «Fu una grande prestazione», è il commento del boemo. La spiegazione, nei fatti, della sua filosofia: il risultato può essere casuale, la prestazione non lo è mai. E anche questo campionato, in chiaroscuro, non sfugge all’analisi: «Non sono contento dei risultati, sono contento di come abbiamo giocato. Tranne che nella partita contro la Juventus a Torino, la squadra ha sempre fatto meglio dell’avversario. Poi i risultati ci hanno condannato per errori nostri e quindi è lì che dobbiamo migliorare». La storia di Zeman a Roma è cominciata quindici anni fa (31 agosto 1997, la Roma vinse 3-1 a Empoli con gol di Delvecchio e doppietta di Balbo), interrotta dopo due stagioni e ricominciata la scorsa estate.

La storia di Zeman a Pescara è durata solo dodici mesi, ma sono stati intensi. «All’inizio gli esperti dicevano che era una squadra da retrocessione. Abbiamo giocato con otto under 21 e la squadra ha vinto facendo 90 gol e anche grandi cose. So che la gente di Pescara è attaccata tanto alla propria squadra, continuo a dire che la tifoseria migliore è sicuramente quella della Roma, però a Pescara non scherzano, stanno vicino alla squadra e la aiutano. Arrivo da avversario e penso che il tifo sarà per il Pescara».

Sulla panchina degli adriatici debutterà Cristiano Bergodi: «L’ho avuto come giocatore, è un ragazzo posato e serio, capisce di calcio, ha fatto campionati importanti in Romania. Forse in quattro giorni non riuscirà a trasmettere tutto quello che vorrebbe, ma penso che a Pescara si sia cercata la svolta e vediamo con quali risultati». Complimenti ricambiati dall’esordiente Bergodi: «Il ritorno di Zeman? Con il mister ho vissuto delle belle stagioni alla Lazio. Spero che venga accolto da tanti applausi per quello che ha fatto».

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