PESCARA:
Perin 7, Romagnoli 6, Bocchetti 6,5, Terlizzi 5; Balzano 6,5, Nielsen 5, Togni 5,5 (dal 72′ Soddimo 5), Bjarnason 6, Modesto 5,5 (dall’80’ Caprari s.v.); Quintero 5,5 (dal 54′ Weiss 6,5); Abbruscato 5.
All. Bergodi 5
ROMA:
Goicoechea 5,5: Frastornato in alcuni interventi, sembra trasmettere poca sicurezza ai difensori centrali. Il suo essere spregiudicato se da un lato lo fa apprezzare da Zeman, dall’altro rappresenta forse il suo limite più grande. Compie anche dei buoni interventi ma è lontano dal poter esser definito “portiere affidabile”. Estremo!
Piris 5,5: Spinge, si inserisce, offre sempre una soluzione ai compagni, sintetizzando si potrebbe definire appariscente. Il problema è che ogni tanto infila qualche errore difensivo nella sua prestazione, compromettendo quanto di buono fatto. Regala qualche pallone di troppo negli ultimi minuti, mettendo i brividi ai 300 tifosi giallorossi presenti all'”Adriatico”. Trottolino confusionario!
Marquinhos 7: E’ il suo momento. E’ di certo assieme a Lamela (prima dell’infortunio) il giocatore più in palla di questa squadra. Nonostante la giovane età è il vero leader difensivo, capace di trascinare al suo fianco anche il connazionale più esperto. Predestinato!
Castan 6,5: Si temeva per il suo impiego visti i problemini muscolari accusati negli ultimi giorni (l’ultimo proprio ieri durante la rifinitura) e invece tutto è andato liscio. Solidità e concentrazione sono alla base della sua partita, giocata con fisicità e intelligenza. Provvidenziale nel respingere l’assalto finale del Pescara, rendendo vani i tentativi dei ragazzi di Bergodi. Cattivo!
Balzaretti 5,5: Meno peggio di altre volte ma ancora distante dal terzino sinistro ammirato con la Nazionale agli ultimi Europei. Soffre poco dal suo lato gli attacchi pescaresi, potendosi concentrare sugli affondi richiesti da Zeman. La poca qualità tecnica ne limita le giocate negli ultimi 20 metri. Opaco!
Florenzi 6: Nel primo tempo lo si vede a corrente alternata, poco reattivo nell’attaccare lo spazio in profondità con i tempi giusti. Nella ripresa migliora sensibilmente prima di alzare bandiera bianca per un problema muscolare al quadricipite della gamba destra. Paga la grande fatica di queste prime 14 giornate. Usurato!
Bradley 6,5: Vero baluardo davanti alla difesa; ricopre il ruolo con caratteristiche diverse rispetto a Tachtsidis ma di sicuro in modo più utile alla squadra. Se Zeman si affida a lui c’è la speranza di vedere De Rossi in pianta stabile in cabina di regia. Visto lo squilibrio spesso mostrato dalla Roma, recuperare sostanza lì in mezzo diventa fondamentale. Ordinato!
Pjanic 6: Di impegno, grinta e corsa ce ne mette tanta, ma queste sono le sue qualità peggiori. Il voto è ponderato alle potenzialità di questo ragazzo; per il calcio che ha nei piedi e nella testa è lecito attendersi molto di più. Al di là di quanto detto da Sabatini, più che un numero 8 lui resta un vero numero 10, ma l’impiego tattico in questa Roma non ne valorizza l’estro. Generoso!
Destro 7: I movimenti e le intuizioni sono già da grande giocatore, il resto ancora no, ma considerando i 21 anni siamo in perfetta media di crescita. Oltre al gol ha almeno altri due ottimi palloni per raddoppiare ma si fa ipnotizzare dal reattivo Perin. Questi sono i primi 3 punti regalati dal giovane talento scuola Inter, e viste le premesse speriamo siano solo i primi di una lunga serie. Un po’ Vieri, un po’ Inzaghi!
Osvaldo 5: Prosegue sulla falsariga delle ultime prestazioni, senza entusiasmare. Lento e impacciato nel leggere le situazioni, non è nemmeno lontano parente della “macchina da guerra” conosciuta nelle prime apparizioni stagionali. A sua parziale scusante la povertà di palle giocabili offertegli dai compagni. Impantanato!
Totti 6,5: Bene con le conclusioni da palla inattiva, meno con le giocate in velocità e nelle verticalizzazioni di prima, che solitamente rappresentano il suo pane quotidiano. Cresce con il passare dei minuti e nella ripresa recupera il suo standard classico. Prova ripetutamente con la botta da fuori ma non sembra avere particolare fortuna. Pilota automatico!
Marquinho (dal 68′ per Florenzi) 6: Ingresso volenteroso nel match come accaduto con Lazio e Torino. Qualche bella sgroppata sulla sinistra e poco altro da segnalare.
Perrotta (dal 77′ per Destro) s.v.: In campo nel concitato finale per dar manforte al centrocampo.
Tachtsidis (dall’86’ per Osvaldo) s.v.: Idem sopra.
All. Zeman 6: Prestazione della squadra al di sotto delle sue aspettative, “pigra” nel chiudere il match nonostante le tanti occasioni create. La nota positiva è chiaramente il risultato e la seconda vittoria consecutiva messa in cascina. Piccoli passi in avanti da cui ripartire.
Arbitro Gervasoni 6: Gara sostanzialmente corretta, senza grossi affanni per il direttore di gara. Ammonizione a Bradley fiscale ma giusta da regolamento. Preciso!
A cura di Angelo Maria Papi