(F. Bovaio) – Se prima vince poi perde, ma se prima perde poi vince. No, non è un nuovo sciogli-lingua, ma la parabola della Roma edizione 2012-13, che come a Marassi contro il Genoa anche ieri a Siena ha vinto nel secondo tempo una partita che perdeva alla fine del primo.
Con la prima doppietta di Destro in giallorosso e il ritorno al gol di Perrotta (che in assoluto non segnava dall’agosto 2011 e in A dall’aprile 2011, Roma- Chievo 1-0) i giallorossi hanno così conquistato la loro seconda rimonta vincente del campionato. La terza in generale se aggiungiamo il 2-2 in extremis all’Olimpico contro il Catania. Tre rimonte che hanno portato 7 punti a fonte dei 14 persi per quelle subite con Bologna, Sampdoria, Udinese, Parma e Lazio, quest’ultima nell’unica partita che la Roma ha perso delle ultime 5 disputate. Le altre 4 le ha tutte vinte. E ora sotto con lo scontro diretto casalingo di sabato sera con la Fiorentina. La vittoria a Siena, dove i giallorossi non passavano dal 2-1 con Ranieri e il gol di Riise nel finale del 2009, è stata anche la terza consecutiva della Roma, che non collezionava un ciclo positivo di tale tipo da quasi un anno. Ci riferiamo ai 3 successi di seguito che mise insieme con Luis Enrique dal 18 dicembre 2011 (1-3 a Napoli) all’8 gennaio 2012 (2-0 all’Olimpico al Chievo). In mezzo il 2-0 di Bologna.
Come oggi anche allora si trattò di 2 successi fuori casa e di 1 tra le mura amiche e a quella doppietta di quasi un anno fa tra Napoli e Bologna risaliva anche l’ultima doppia vittoria esterna consecutiva della Roma, che con le 3 reti di ieri si è confermata l’unica squadra del campionato capace di andare sempre in gol. Anche nella prima partita della stagione in cui ha giocato senza entrambi i suoi due migliori realizzatori: Lamela e Osvaldo.