Boskov lo ha lanciato, Mazzone lo ha accudito, Zeman lo ha fatto uomo e ne ha plasmato le doti di giocatore universale. Quindici anni dopo Zeman si è affidato nuovamente a lui per progettare la sua “seconda” Roma. Francesco Totti è il giocatore più presente nella stagione, più minuti di tutti giocati tra i giallorossi, col maggior numero di tiri in porta eseguiti in Serie A: 51, due in più di Boateng e Diamanti. Partendo da sinistra, Zeman lo lascia libero di pennellare il calcio che solo lui conosce e non lo toglie mai. Neanche a Pescara quando uscirono due attaccanti (Destro e Osvaldo) e rimase lui al centro da solo là davanti. A Siena, per scardinare il bunker di Cosmi, è arrivato a prendere palla da Marquinhos e Castan pur di creare gioco. Oltre a cercare costantemente il gol, Totti è primo anche nella classifica dei passaggi filtranti, con 38 tentativi di assist, davanti a Pirlo (36) e Cassano (31). Il Totti di quest’anno è figlio di una preparazione atletica perfetta, che poteva scaturire solo da un’intesa unica come quella che il capitano ha con Zeman: niente gradoni per le sue fibre muscolari logorate da vent’anni di calci, tre chili in meno dell’anno scorso e lavoro personalizzato per essere da esempio a tutti i giovani.
Fonte: Corriere dello Sport