(C.Zucchelli) A Trigoria lo stanno già aspettando, tanto che nei giorni scorsi è stato preparato un video di auguri dedicati a lui. Lui è James Pallotta, il presidente della Roma, atteso nella Capitale tra venerdì e sabato. Accompagnato da uno dei figli e seguito, domenica, dall’amministratore delegato Mark Pannes, Pallotta dovrebbe andare a Verona per assistere alla partita col Chievo e poi resterà a Roma per la cena di Natale, con tutta la squadra e lo staff tecnico, prevista per metà della prossima settimana. Ancora incerta, invece, la sua presenza per la partita del 22 contro il Milan all’Olimpico. Dipenderà dagli impegni americani del presidente che, comunque, darà appuntamento a tutta la squadra per Capodanno, quando la Roma si ritroverà negli Stati Uniti per un mini richiamo della preparazione in Florida.
I giallorossi dovrebbero partire il 28: gli “europei” partiranno da Roma, i sudamericani, che trascorreranno il Natale a casa, raggiungeranno i compagni direttamente negli Stati Uniti. Totti e compagni (qualcuno con famiglia e figli al seguito, qualcun altro da solo) si alleneranno negli impianti dell’Espn a cavallo di Capodanno e torneranno a Roma il 3 gennaio. Da decidere, nei prossimi giorni, se ci sarà anche un’amichevole a Miami oppure nella stessa Orlando. Di certo, domenica 6 gennaio è in programma Napoli-Roma. La visita romana di Pallotta sarà l’occasione per mettere a punto tutte le piccole grandi questioni societarie che la Roma si trova ad affrontare in questo periodo: dallo stadio, con la scelta e l’annuncio dell’area dove verrà costruito, allo sponsor tecnico che dovrà sostituire Kappa fino al main sponsor, visto che anche l’accordo con Wind è in scadenza. Non solo: a breve ci sarà anche un nuovo Ceo che sostituirà Pannes e si insedierà in pianta stabile a Trigoria. Pur non essendo stato a Roma in questi mesi (manca dai primi di ottobre, era allo stadio per la partita contro l’Atalanta nel giorno della cerimonia della Hall of fame), Pallotta è ovviamente in contatto stretto con manager e dirigenti giallorossi e segue quotidianamente tutto quello che succede a Trigoria e dintorni.
I quattro successi consecutivi lo hanno, ovviamente, soddisfatto, ma la cosa che lo ha soddisfatto di più è stata la crescita quotidiana della squadra intorno a Zeman. Da uomo d’affari qual è sa che i risultati sono alla base di tutto, soprattutto dell’entusiasmo dei tifosi, ma, essendo anche un uomo di sport sa che a volte basta una scintilla, anche minima, per cambiare la prospettiva delle cose. E le cose, nella Roma, sono cambiate dopo il derby. Parlerà con tutti, Pallotta, dirigenti, allenatore e giocatore ma non entrerà in questioni tecniche. Non lo ha mai fatto, ha delegato ogni cosa ai suoi dirigenti di cui come logico stando spesso dall’altra parte del mondo si fida senza riserve. E per questo non è previsto, come invece qualcuno ha ipotizzato, nessun incontro “chiarificatore” con Daniele De Rossi.