Il Tottenham e il Barcellona lo desiderano e sono disposti a mettere sul tavolo del direttore generale romanista Franco Baldini 15 milioni di euro. Ma la risposta da Trigoria è sempre la stessa: “No”. Miralem Pjanic è l’arma in più della Roma. C’è voluto un litigio con Zeman durante il derby a smuoverne il carattere. Da allora, quattro partite da titolare e quattro vittorie dei giallorossi. Nelle precedenti tre gare nelle quali era partito dal primo minuto, aveva raccolto appena un pari contro il Catania al debutto in campionato. In questo rush finale, invece è stato protagonista del gol della sicurezza contro il Torino, poi prestazioni brillanti a Pescara e a Siena, infine quella di sabato contro la Fiorentina. Di fronte alle squadre toscane, Zeman lo ha inserito nei tre d’attacco.
Lontano da Totti, ma mai così vicini:”Quando dai la palla a Francesco lui fa sempre qualcosa di importante. La sua è una stagione eccezionale, sono molto orgoglioso di essere in squadra con lui”, ha dichiarato il bosniaco dopo la vittoria sulla Fiorentina. Zeman è stato in grado di rivitalizzarlo, ma al centrocampista va il merito di essersi sbloccato mentalmente dopo un anno nel quale si era caratterizzato per la poca convinzione nei propri mezzi e per una soglia del dolore e della sopportazione molto bassa, dando adito ai mugugni sia di Baldini sia di Sabatini. Il fatto di essere rimasto in campo e aver giocato ancora meglio dopo il pestone di Olivera alla caviglia lo rende ancor di più un uomo maturo.
In Coppa Italia lascerà il ruolo a Nico Lopez e dovrebbe partire dalla panchina per essere fresco domenica a Verona. Zeman nella partitella pre-Atalanta lo ha provato a centrocampo insieme a De Rossi e Bradley, ma stasera dovrebbe toccare a Marquinho e Perrotta. Il suo contratto scadrà nel 2015, da febbraio inizieranno le grandi manovre per cercare di trovare un accordo sul rinnovo e blindarlo.
Fonte: calciomercato.com