CHIEVO:
Sorrentino 7; Sardo 6,5, Andreolli 7, Dainelli 6,5, Dramé 5,5; Guana 6, L. Rigoni 6, Cofie 5,5; Hetemaj 6 (dal 76′ Jokic s.v.); Paloschi 6 (dal 67′ Pellissier 7), Thereau 5,5 (dall’81’ M.Rigoni s.v.)
All. Corini 6,5
ROMA:
Goicoechea 5,5: Al di là dei singoli episodi, quello che preoccupa è la mancanza di sicurezza palesata in diverse occasioni. E’ un portiere che vive di istinto e reattività e questo gli permette di fare interventi decisivi, alternati a svarioni inadatti a certi livelli. Bravissimo nel salvare sul colpo di testa di Paloschi da pochi passi, fuori tempo in occasione del gol di Pellissier. Numero 12!
Piris 6,5: Conferma i buoni progressi mostrati nelle ultime uscite. Dalla sua parte raramente arrivano pericoli seri per la porta giallorossa, e con le solite diagonali è bravo ad aiutare i due centrali. Al 38′ della ripresa ha sul piede il pallone giusto per sbloccare la sfida, ma spreca malamente appoggiando debolmente tra le braccia dell’insuperabile Sorrentino. Pistone!
Marquinhos 6,5: La sua esplosività fisica gli consente anche di sbagliare. Rischia spesso l’anticipo con alterne fortune ma è sempre bravissimo a rimediare ai propri errori. Paloschi non è avversario facile, ma viene arginato con la consueta tranquillità. Non è un caso che dopo l’infortunio alla caviglia, e il conseguente spostamento in avanti vista l’esaurita possibilità di cambi a disposizione, arrivi il gol del Chievo di Pellissier. Imprescindibile!
Castan 6: Duro nei contrasti e attento nel gioco aereo, prende un’ammonizione immeritata nel primo tempo per un intervento che non andava nemmeno sanzionato. Causa Bergonzi, sarà costretto a saltare il match con il Milan di sabato prossimo, costringendo la squadra a perdere un altro pezzo fondamentale del pacchetto arretrato. Ingiustizia!
Balzaretti 6: Anche per lui discorso simile a quello fatto per il collega Ivan Piris: diligente in fase difensiva per quasi tutto l’arco dei 90′, ha sul sinistro la chance di battere Sorrentino ma la sciupa pochi istanti prima del gol vittoria clivense. Sembra in leggero miglioramento rispetto alle prime uscite stagionali, pur confermando dei limiti tecnici, oggi acuiti dalle difficili condizioni del terreno di gioco. Presente!
Bradley 6: Il dinamismo e la solidità da lui mostrate sono inversamente proporzionali alla ruvidezza dei suoi piedi. Si inserisce sulla destra, attaccando la profondità e provando a duettare con Pjanic ma senza grande costrutto. Non soddisfatto Zeman lo toglie a 20′ dalla fine per lasciar spazio a De Rossi. Maniscalco!
Tachtsidis 6: Solite luci e ombre all’interno dei 90′ del greco. Sinistro educato e ben sfruttato per aperture meno verticali del solito e qualche limite nel coprire le ripartenze avversarie. Nella prima parte del primo tempo, quando la squadra si esprime al meglio, sembra essere padrone della situazione, salvo poi calare alla distanza. Macchinoso!
Florenzi 6,5: Il migliore della mediana romanista. Su e giù sulla fascia mancina, in tandem con Balzaretti, al servizio di capitan Totti. Si inventa una mezza rovesciata volante dal limite dell’area, con la quale sfiora il bersaglio grosso nel corso della prima frazione. Anche lui sembra appannato nella ripresa e in difficoltà per le condizioni meteo e del terreno di gioco. Frenetico!
Pjanic 5,5: E’ la qualità fatta persona, ma questo non sempre basta per decidere le sfide del campionato italiano. Un piccolo passo indietro rispetto alle belle apparizioni con Fiorentina e Atalanta. L’eccesso di zelo dalle parti dell’area di rigore avversaria ne mina la concretezza e quindi l’efficacia. Ghirigoro!
Totti 5,5: Non la miglior versione del campione straordinario ammirato negli ultimi 20 anni. Stringe come sempre la posizione verso il centro del campo per favorire gli inserimenti dei compagni, ma non riesce a farlo con la consueta incisività. Prova un paio di conclusioni dalla distanza senza centrare lo specchio. Anche nella peggior giornata regala qualche assist degno di nota, mal sfruttato da Osvaldo & company. Annebbiato!
Osvaldo 5,5: Corre e sgomita con la difesa veronese, girando al largo dei 16 metri avversari. Quando si presenta nelle parti che contano, cerca di sorprende Sorrentino con una girata di testa fuori di poco. Da lui è lecito attendersi sempre qualcosa di più, per qualità fisiche e tecniche. Arruffone!
Lamela (dal 64′ per Pjanic) s.v.: Sarà anche colpa della nebbia ma non si ravvisano giocate da parte sua dal momento dell’ingresso in campo. A parziale scusante c’è da dire che il lato di competenza dell’argentino, ovviamente il destro, era il peggiore del Bentegodi, per visibilità e manto erboso.
De Rossi (dal 67′ per Bradley) 5: Sarà una casualità ma dal suo ingresso in campo la Roma peggiora di gran lunga la sua prestazione. Responsabilità diretta sul gol, visto che era lui il centrale che sostituiva Marquinhos infortunato, e invece di salire scappa alle spalle facendo tornare in gioco Pellissier. Confuso!
Destro (dal 67′ per Totti) s.v.: Stesso ragionamento utilizzato per Erik Lamela. Non solo per colpe sue, non compie guizzi degni di nota nei 20′ di utilizzo concessi dal mister.
All. Zeman 5,5: L’arbitro è stato sicuramente un fattore ma la gara andava vinta a prescindere. La squadra non è sembrata all’altezza delle precedenti uscite e soprattutto in fase offensiva era lontana parente di quella ammirata contro la Fiorentina. La scelta di Goicoechea per Stekelenburg rimane un grosso mistero. L’uruguayano sarà anche più bravo a seguire le indicazioni del boemo, ma in porta serve saper parare. Le fissazioni rischiano di essere il suo limite!
Arbitro Bergonzi 3: Pensare ad una incapacità non farebbe giustizia a quanto accaduto al Bentegodi. Se veramente fosse questo il livello del fischietto genovese, la sua presenza nella massima serie sarebbe inaccettabile. Alimentare sospetti è diretta conseguenza di quanto visto e non frutto di un atteggiamento di piangersi addosso, attribuito spesso alla piazza romana. Malafede!
A cura di Angelo Papi