(M.Pinci) – Due ventenni così il calcio italiano non li aveva mai visti. Erik Lamela e Stephan El Shaarawy, i baby goleador del campionato, non hanno in comune solo la pettinatura — più discreta una, più ardita l’altra — a forma di cresta.
Quattordici gol in questo campionato per il milanista, italiano di padre egiziano, otto per l’argentino della Roma: Roma-Milan di sabato all’Olimpico sarà soprattutto una sfida tra i due — nati a 216 giorni di distanza l’uno dall’altro — chiudendo l’anno solare dei loro 20 anni.
In serie A il rossonero è già arrivato a quota 16 reti, quattro in più del romanista fermo a 12.Nessuno come loro negli ultimi vent’anni: per ritrovare un giocatore che alla loro età avesse segnato così tanto in Italia bisogna tornare a Roberto Mancini, 22 gol alla fine del 1987. Ma Erik ha già fatto meglio del suo compagno Totti, che alla fine del ‘96 aveva realizzato soltanto 8 centri nel massimo campionato. E anche di Baggio (4 reti soltanto) e Del Piero (10), i più simili a lui — e a El Shaarawy — per posizione in campo. Ma i baby goleador del campionato si sono già messi alle spalle bomber come Vieri, Inzaghi, Montella, Gilardino, Di Vaio. El Shaarawy è riuscito a fare meglio anche di Adriano, che dieci anni fa chiudeva il 2002 a 15 gol in serie A.
Lamela è lontano dal brasiliano tre centri, proverà a raggiungerlo nell’ultimo appuntamento utile, quello di sabato contro il rivale Stephan. Due talenti che guidano le due migliori coppie gol del campionato: da una parte la monarchia del Faraone — 14 centri, la metà dei quelli della squadra — assistito solo in parte dalla vena di Pazzini (6 reti) ha fatto del tandem rossonero il migliore del campionato. Dall’altra la democrazia del gol romanista, in cui El Coco divide con Osvaldo lo scettro di miglior goleador con 8 sigilli a testa. Non solo attacco però: perché Zeman, costretto a fare a meno di Castan squalificato, riavrà Marquinhos.
Un sospiro di sollievo per il tecnico: il diciottenne brasiliano ha ancora dolore alla caviglia, ma già oggi tornerà ad allenarsi con i compagni in modo da essere pronto per scendere in campo sabato al fianco di Burdisso. Ieri il boemo ha provato De Rossi in difesa: soluzione d’emergenza che risolverebbe il problema di collocazione del capitan futuro, ma destinata a restare nel cassetto. Oggi a Trigoria cda per la nomina del nuovo a. d. Zanzi, tornerà d’attualità lo stadio: imminente l’intesa su Tor di Valle.