Iniziata a Trigoria la conferenza stampa di Zdenek Zeman, in vista della sfida contro il Milan di domani sera.
La proprietà americana ha parlato di obiettivo Champions, condivide?
“Siamo contenti che sia arrivata la proprietà, ci ha seguito negli allenamenti, ci dà qualcosa di positivo. Per i traguardi, la Roma è una società grande, ha obiettivi da raggiungere e lavorando tutti assieme spero riusciremo ad ottenerli”.
Il Milan?
“Sta attraversando un buon periodo ed è sempre il Milan, gioca da anni per il vertice. L’anno scorso ha perso il campionato nelle ultime partite. È una squadra importante, nonostante abbiano perso alcuni giocatori importanti, ma si sono ritrovati un capocannoniere che ha sostituito Ibrahimovic”.
El Shaarawy?
“Ha fatto passi in avanti, già in serie B si vedevano le sue qualità. Ha grandi prospettive”.
La squalifica di Coppa Italia di Osvaldo influirà sulle sue scelte?
“No, nell’occasione ha sbagliato ma visto che in campionato è a disposizione non ci sono problemi”.
Vuole dire qualcosa su Chievo-Roma?
“No”.
Pensando a Roma-Milan, aveva pensato a come sarebbe arrivata la Roma a questo match? Con quali ambizioni?
“E’ sempre una partita importante nella storia dei campionati, per le due società e per il pubblico. Si sono sempre fatte belle partite, spero sia così anche domani. Spero ci divertiremo più noi. Non so se è un vantaggio partire da dietro, purtroppo non è ciclismo”.
Lei sente più pressione dopo le parole di Pallotta? Sarebbe un fallimento non entrare nelle prime tre?
“No, non mi sento sotto pressione. La Roma deve giocare per qualcosa di importante, poi se ci si riesce o meno dipende da tante cose”.
Un bilancio di questi primi sei mesi? Cosa cambierebbe a inizio 2013 nella squadra?
“Ero più contento se avessimo avuto quei 10 punti in più che abbiamo buttato. Come espressione di gioco e partecipazione sono contento. Poi il futurò si vedrà, io sono contento di questa rosa di giocatori. Si lavorerà per migliorare”.
Ritiene Roma-Milan una partita da dentro-fuori?
“No, non lo ritengo. Una partita si gioca e poi c’è ne subito un’altra. Ci saranno Napoli e Catania dopo, la classifica si guarda alla fine del campionato, bisogna fare tanto”.
Quali sono le differenze tra Bradley e Florenzi nel ruolo di interno? De Rossi interno o regista, cosa ha bisogno la Roma?
“Le differenze ci sono nella fase offensiva-difensiva. Florenzi fa meglio quella offensiva, Bradley quella difensiva. Su De Rossi ne parliamo dall’inizio del campionato, per me può giocare mediano centrale o centrocampista destro-sinistro. Rispetto a Tachtsidis con compiti più difensivi”.
Rammarico per alcune decisioni arbitrali?
“Non ne voglio parlare. Le cose poi si vedono sempre e si vede ciò che è successo. La squadra non ha avuto ciò che doveva avere e quindi potevamo avere qualcosa in più. Per questi errori, poi ci sono quelli nostri che sono un’altra cosa”.
In ottica mercato, viste le situazioni di Taddei e Dodo, ritiene opportuno prendere un terzino?
“Non ne abbiamo parlato di mercato, non le so dire di questo”.
Goicoechea che garanzie offre in più rispetto a Stekelenburg?
“Ho già detto la scorsa settimana”.
Vuole assecondare le scelte della società in merito agli arbitri? O pensava che, con il silenzio, potesse essere più assordante?
“Pensavo che parlando si sarebbero scatenate di nuovo le polemiche. Penso anche che i responsabili delle organizzazioni degli arbitri vedano le partite e abbiano visto”.
Che spiegazione si è dato di questi alti e bassi? Mentalità?
“E’ una considerazione strana. Poche squadre hanno vinto sempre, prima o poi si cade. Per me a Verona non c’è stata caduta, nelle altre in qualche match abbiamo sbagliato atteggiamento”.
Ritiene che in base allo schieramento della Roma, il Milan possa cambiare modulo?
“Non credo. Penso che abbiano trovato i giusti equilibri. Hanno vinto le ultime tre partite con punteggi larghi, penso che non cambieranno contro di noi”.
Può essere la Roma che si adatta al Milan domani?
“E’ difficile. Però poi dipende dal campo, io spero sempre che la mia squadra faccia calcio propositivo e metta in difficoltà l’avversario”.