(G. Piacentini) – È passato circa un mese dall’ultima volta (il 19 novembre contro il Torino) in cui ha giocato titolare. Stasera Erik Lamela, Zeman permettendo, tornerà in campo dal primo minuto contro il Milan per riprendere il discorso interrotto con l’infortunio alla caviglia, che lo ha costretto a fermarsi quando viaggiava alla media di un gol a partita. Il paradosso è che proprio la sua assenza ha permesso al tecnico boemo di trovare un equilibrio in campo, con Pjanic spostato nel tridente offensivo, e una continuità di risultati che prima era mancata.
Il rientro del «Coco», quindi, potrebbe costringere Zeman ad una nuova rivoluzione. A fare le spese del rientro dell’argentino potrebbe essere il greco Tachtsidis, «penalizzato » dalle sue caratteristiche. Il domino giallorosso non tocca la difesa (Piris-Marquinhos- Burdisso-Balzaretti) ma coinvolge attaccanti e centrocampisti. «All’inizio — ha spiegato ieri il boemo in conferneza stampa—con Totti e Pjanic in campo eravamo sbilanciati, per questo servono due centrocampisti con caratteristiche difensive». Al primo assioma ne segue un secondo e cioè «che Totti e Pjanic non possono giocare dalla stessa parte, mentre Miralem può giocare alle spalle di Lamela, che è più mobile». Prendendo per buone le dichiarazioni del boemo, in questa stagione abile anche nel depistaggio alla vigilia, c’è da credere che il bosniaco giocherà intermedio a destra. Al suo fianco due centrocampisti di quantità: De Rossi (o Bradley) al posto di Tachtsidis («Daniele può fare tutti e tre i ruoli, ma al centro è più difensivo rispetto al greco») e Florenzi sulla sinistra a formare con Totti e Balzaretti una catena ormai collaudata.
L’ultimo posto in bilico è quello al centro dell’attacco, dove Osvaldo e Destro sembrano destinati al ballottaggio fino al termine della stagione. Una risorsa da sfruttare per Zeman, che ha il compito non facile di valutare tutti i più piccoli segnali nella settimana lavorativa dei suoi bomber. A Verona la scelta è caduta, un po’ a sorpresa viste le buone prestazioni di Destro nelle partite precedenti, su Osvaldo. La squalifica (3 giornate) in Coppa Italia secondo Zeman non sarà un peso per lui. «Ha pagato per il suo sbaglio, in campionato è libero ed è a disposizione». Per tutta settimana l’italo-argentino è stato provato nella formazione titolare, tranne nella rifinitura di ieri mattina, in cui gli è stato preferito Destro. Pretattica o un colpo di coda dell’ex calciatore del Siena? Nessun colpo di coda da parte di Stekelenburg, ormai destinato al ruolo di secondo di Goicoechea. «E’ più importante— la spiegazione del boemo — che uno partecipi piuttosto che pari. Il portiere deve essere attivo, guidare la difesa e non essere un uomo solo». E se l’olandese finora è stato un uomo solo in campo, da oggi lo è anche fuori.