(F. Bovaio) – Il Milan è l’unica squadra italiana ad avere una tradizione favorevole sul campo della Roma: 27 vittorie a 23, compresa quella di ieri. Ma quando sulla panchina giallorossa siede Zeman perde sempre e anche di brutto: 3 sconfitte in altrettante partite di campionato, con 10 gol subiti e solo 2 segnati, quelli di ieri. Tre sconfitte (5-0, 1-0 e 4-2) pesantissime per il diavolo rossonero, ora precipitato a 5 punti dalla Roma, che a sua volta si conferma micidiale in casa, dove va in gol da 32 partite ufficiali consecutive, nelle quali ha messo insieme un bottino di 72 gol.
Quella di ieri ha anche confermato un dato impressionante che accomuna le due squadre: i colpi di testa. Positivi per la Roma, che con gli 11 gol che ha segnato in questo modo è la squadra che ne ha trasformati di più nel campionato in corso. Negativi per il Milan, che con le 10 reti aeree che ha subito è quella che ne ha incassate più di ogni altra. Non a caso, dunque, ben 3 delle 4 reti segnate ieri sera dalla Roma sono arrivate di testa, con Burdisso che ha aperto le marcature diventando il dodicesimo marcatore stagionale della squadra di Zeman in campionato e che ha ritrovato la via della rete dopo poco più di un anno: l’ultima volta ci era riuscito proprio contro il Milan all’Olimpico il 29 ottobre 2011. Ma quella sera la Roma perse 2-3. Insieme al “bandito” hanno segnato Osvaldo e Lamela, saliti rispettivamente a 9 e 10 gol in campionato.Per Lamela è stata la seconda doppietta con la maglia giallorossa dopo quella, purtroppo inutile, segnata all’Udinese. Per la seconda volta consecutiva la Roma ha vinto all’Olimpico 4-2 e sia la gara con la Fiorentina che quella di ieri sono già di diritto tra le più belle di sempre della storia giallorossa. Grazie ragazzi, grazie Zeman.