I numeri dicono che è stato un anno al di sotto delle aspettative per la Roma: 20 vittorie (compreso lo 0-3 di Cagliari), 7 pareggi e 15 sconfitte per un totale di 61 punti, due passaggi di turno e un’eliminazione in coppa. Con il sesto rendimento complessivo della serie A nell’anno solare i giallorossi hanno vissuto perennemente in altalena, senza mezze misure. In campionato sono 74 i gol segnati più 6 in Coppa Italia, contro i 62 subiti. L’inizio di anno ha subito spezzato le illusioni accumulate a fine 2011. È servita un’altra mini-rivoluzione sul mercato e il cambio in panchina per cercare la risalita. Solo a metà novembre è arrivata la scossa: le sei vittorie su sette partite giocate dopo il derby in poi salvano in parte il bilancio del 2012 e fanno sperare che la squadra abbia finalmente un’identità. È stato l’anno della nuova giovinezza di Totti, della prima vera crisi di De Rossi (Europeo a parte), dell’esplosione di Lamela, di Osvaldo croce e delizia, della fantastica scoperta di Marquinhos. E non finisce qui.