(F. Oddi) – La Roma in Florida, Nico Lopez in Argentina: non è stato convocato per il mini-ritiro l’attaccante uruguagio, dovrà rispondere alla convocazione della sua Nazionale per il Sudamericano Under 20. Lo stesso che doveva fare Marquinhos con il Brasile, ma in quel caso la società si è mossa, ottenendo che il difensore, ormai titolare a tutti gli effetti, non venisse convocato. Per Lopez la situazione era diversa, con tutto che la Roma ha temporeggiato, valutando l’ipotesi di trattenere anche lui. Poi si è preferito mandarlo: gli spazi per il 19enne ci cui proprio un anno fa veniva ufficializzato l’acquisto si sono ristretti e giocare non potrà che fargli bene.
Partenza sprint Dopo sei mesi in Primavera, con più gol che presenze, e un ritiro in cui aveva dato l’impressione di poter insidiare un talento da inquadrare come Lamela, Lopez aveva esordito in Serie A con un gol pesante, il 2-2 contro il Catania, sombrero all’avversario e tiro a fil di palo.Il tutto in cinque minuti più recupero, ma la sua gloria era durata poco: «Forse si è rilassato un po’ troppo dopo gli elogi ricevuti», ha fatto sapere il suo agente, Pablo Betancourt. Uno spezzone col Bologna, 90′ senza squilli in Coppa Italia e tanta panchina: il talento c’è, salta l’uomo, tira da fermo con naturalezza, vede la porta, ma su movimenti e gioco di squadra deve ancora migliorare. Difficilmente lo farà con Zeman, almeno per quest’anno: ora che anche Pjanic gioca all’ala, gli spazi si sono ridotti al minimo. Dopo il Sudamericano Sub20 potrebbe andare in prestito: per averlo c’è la fila, a partire da Siena e Catania, che lo volevano già in estate.