(U. Trani) – Zeman inizia l’anno senza Osvaldo. Per la verità ha anche finito il vecchio, il 2012, senza poter contare sull’italoargentino,rimasto a casa sua, a Buenos Aires, senza raggiungere i compagni a Orlando.Ufficialmente è a letto, bloccato da un virus gastrointestinale: febbre alta e nausea. La mancata partecipazione alla trasferta in Florida ha però infastidito il tecnico giallorosso e soprattutto i dirigenti della Roma. E’ scontato che lo avrebbero voluto lì con loro, pronti a perdonarlo per il ritardo. Invece lo rivedranno a Trigoria. A quanto pare solo venerdì, ventiquattr’ore dopo il rientro in Italia dei giallorossi. Fino all’ultimo, però, cercheranno di trovargli un volo che gli permetta di essere in campo già domani pomeriggio.
Osvaldo rischia di stare fuori a Napoli. Senza dover per forza pensare a una punizione per aver saltato il viaggio a Orlando, l’attaccante può finire in panchina al San Paolo perché non si allena dal 21 dicembre, vigilia della gara contro il Milan. Per lui stop lunghissimo e niente richiamo di preparazione, quello svolto dalla squadra dal 29 dicembre dopo i cinque giorni di riposo concessi da Zeman per le feste. Un calciatore che resta fermo per quasi due settimane non può partire titolare. Domenica sera la Roma, nell’ultima gara del girone d’andata, è attesa da uno scontro diretto per la zona Champions e non deve certo dare vantaggi a Mazzarri utilizzando un giocatore fuori condizione e debilitato. Spazio, quindi, a Destro che nelle ultime due gare non è stato schierato nella formazione base. Nè a Verona contro il Chievo e nè all’Olimpico contro il Milan, utilizzato da Zeman, in entrambe le partite, solo nella ripresa.
MALUMORI – Osvaldo era atteso a Orlando il 30 dicembre. Era dato in arrivo da Baires con Burdisso. Ma si è presentato solo il difensore. Il centravanti ha chiamato per avvertire che non ce l’aveva fatta a partire. Per la febbre. La telefonata ha però turbato il clima spensierato che si respirava nel ritiro della Roma. I compagni hanno iniziato a fare battute e, anche se nessuno ha ufficialmente criticato l’italoargentino, di sicuro non hanno preso bene il forfait. Baldini ha gestito in prima persona la situazione che è sembrata subito strana. Il dg ha contattato Osvaldo e gli ha chiesto spiegazioni. Il giocatore lo ha fatto parlare con il suo medico di fiducia che ha consigliato di evitare a Osvaldo di mettersi in viaggio con l’influenza. Anche il dottor Colautti, uno dei medici della Roma, ha avuto chiarimenti sul virus che ha bloccato Osvaldo a Baires. Ma Baldini ha comunque preteso un certificato medico che è stato inviato a Orlando dopo una serie di telefonate, abbastanza vivaci, tra la Florida e l’Argentina. In pratica la motivazione dell’assenza, messa per iscritto.
MERCATO – La Roma ha poi dato la sua versione, anche per replicare in anticipo ai sussurri di mercato che si ascoltano già da un paio di giorni: Osvaldo non ha raggiunto Orlando per evitare di contagiare i compagni. La società giallorossa non ha alcuna voglia di cedere il giocatore, pur conoscendo la strategia della Juventus che lo prenderebbe in prestito, magari proponendo uno scambio con Quagliarella, fino a giugno, quando Conte avrà lo spagnolo Llorente. Alla finestra anche il Milan e la Fiorentina. Lo scenario potrebbe cambiare se l’italoargentino chiedesse di andar via. Bisogna aspettare che torni nella capitale per capire quale sia realmente la sua posizione.