Ad Oralndo l’evento sportivo è davvero una festa. Probabilmente Pallotta e soci hanno in mente qualcosa del genere per il futuro della Roma, a partire da quello che sarà lo stadio di proprietà. Chiaramente ci sono aspetti tipici – e inarrivabili – dell’Nba ai massimi livelli. Il mega schermo a quattro facce che pende al centro del campo, per esempio: lì si vedono statistiche, replay istantanei che se uno li mette nel calcio italiano chissà cosa può accadere, pubblicità e, soprattutto, il giro continuo del pubblico. Che partecipa ai vari intervalli musicali ballando e cantando, saltando e divertendosi, al di là del risultato in sé. Un altro mondo. Forse un po’ troppo “all’americana” se uno vuole trovare il pelo nell’uovo. Ma certo che è una bellezza vera. Se ne accorgono anche i giocatori giallorossi. Su tutti Florenzi, che in fibrillazione scatta sulle scale e torna con una busta che sembra quella della spesa di casa: cappellino, maglietta e tanto altro, tutto targato Orlando Magic, squadra di casa. E De Rossi che nel frattempo fa il papà con una dolcezza infinita. Anche i dirigenti giallorossi si divertono mentre studiano possibili soprese da importare. Ray Allen, ala di Miami, dagli spogliatoi, dove i giornalisti possono entrare, dà conferme sulla credibilità di Pallotta:«A Boston il suo gruppo ha fatto benissimo, è uno in grado di assicurare un futuro importante» .
Fonte: corriere dello sport