(U. Trani) – Mattia Destro sarà, domenica sera al San Paolo, la prima punta nel tridente della Roma che sfiderà il Napoli. Dani Osvaldo, rimasto a Baires durante le feste e atteso nelle prossime ore a Trigoria, gli lascia il posto da centravanti nell’ultima gara del girone d’andata, la prima del 2013: il virus gastrointestinale che ha impedito all’italoargentino di raggiungere i compagni in Florida determina la scontata promozione del giovane attaccante, ieri un gol nell’amichevole di Orlando.
Zdenek Zeman deve prendere atto di quanto accaduto dopo la gara contro il Milan, sabato 22 dicembre all’Olimpico: Osvaldo, contro i rossoneri, era partito dal primo minuto e aveva segnato la sua nona rete in campionato, la tredicesima stagionale, contando anche quella all’Atalanta in Coppa Italia e le tre in nazionale. Ma Dani da quella sera non ha più lavorato. Fermo da dodici giorni e assente a Orlando, non può essere considerato abile per la partita di Napoli. Solo sabato sarà deciso se inserirlo nella lista dei convocati per lo scontro diretto per la zona Champions. Per la cronaca Osvaldo saltò anche la prima gara del 2012, indisponibile anche allora.
Tocca, dunque, a Destro. Mattia è stato schierato solo 8 volte da titolare, 7 in campionato (4 gol) e 1 in Coppa Italia (1 rete), ma ha già giocato 13 delle 18 gare stagionali. Zeman lo ha utilizzato da prima punta, nella posizione preferita dal giocatore, in 5 partite. La rete più pesante l’ha realizzata a Pescara, nell’unico successo per 1 a 0 della Roma. All’Adriatico, il 25 novembre, ebbe spazio a destra, come a San Siro contro l’Inter, il 2 settembre, la sera del debutto in giallorosso. Su quel lato, però, non si trova bene. Meglio, potendo scegliere, a sinistra.
MAL DI PANCIA Osvaldo oggi è atteso a Trigoria, dove la squadra giallorossa, al rientro dalla Florida, si ritrova alle ore 15 e 30 (allenamento alle 16). Prima di lasciare Orlando, Baldini ha nuovamente contattato l’italoargentino per un aggiornamento sulla situazione. La Roma non nasconde di essere irritata per la mancata partecipazione dell’attaccante alla tournee negli States. Per l’immagine del club. E per una questione di rispetto nei confronti del gruppo. Il dg giallorosso ha insistito, domenica scorsa, per avere dall’Argentina un certificato medico utile a confermare l’impossibilità per il calciatore di raggiungere i compagni proprio per il virus gastrointestinale che si era manifestato anche con febbre alta. Baldini chiuderà la vicenda a Trigoria, in un discorso a quattr’occhi con Osvaldo. Per la Roma l’italoargentino, per quanto influenzato, avrebbe dovuto lo stesso sbarcare in Florida.
INCEDIBILE «Osvaldo non è sul mercato». La società giallorossa invia il messaggio a chi sta pressando, già da qualche giorno, i manager del calciatore. A gennaio l’attaccante non andrà via, anche se fosse lui a chiedere di essere ceduto. La Roma non vuole rinforzare nessuna delle rivali nella corsa Champions. Così come non avrebbe senso lasciarlo in prestito alla Juve che, al momento, non ha alcuna intenzione di spendere per un attaccante. Il club bianconero, comunque, non snobba la pista. Milan, invece, rimane in una posizione di attesa.