(L. Serafini) – Dall´influenza al campo.Osvaldo, lasciati alle spalle malanni e polemiche («Nulla da chiarire con la società»), negli ultimi tre giorni si è allenato regolarmente. E bene, tanto da non aver bisogno di esercizi specifici per il recupero della condizione atletica, malgrado i tredici giorni d´inattività. Stesso discorso per Francesco Totti:bloccato venerdì da un lieve accenno di influenza, ieri mattina ha preso parte alla rifinitura. Zeman lo ha provato con i titolari, in un tridente completato da Destro al centro e Lamela sull´esterno. Ma il boemo non ha escluso l´impiego di Osvaldo dal primo minuto: «Vediamo come starà».
Magari proprio in coppia con il capitano giallorosso, così da riformare l´attacco che ha steso il Milan prima della sosta, anche se «entrambi non sono al massimo». Più facile rinunciare a Osvaldo che a Totti, soprattutto per motivi di gestione del gruppo. Non sarebbe infatti semplice spiegare l´eventuale esclusione a Mattia Destro, reduce da oltre 16.000 km di voli andata e ritorno dagli States e con sei allenamenti in più nelle gambe rispetto a Osvaldo. Ma per Zeman, l´attaccante italoargentino non ha bisogno di lavorare come gli altri per rendere al massimo. «Per mia esperienza – spiega il tecnico – ci sono giocatori che meno si allenano e più ti danno. Altri che invece devono lavorare il triplo per dare qualcosa. Osvaldo per me non ha bisogno di molto lavoro: fisicamente è integro e mentalmente è una bestia». Stesso discorso per Totti. E Destro? «Ha invece bisogno di lavorare sempre molto».
Zeman vorrebbe riproporre la stessa formazione vista contro il Milan, senza paura di sbilanciare troppo la squadra schierando Pjanic interno destro, in un centrocampo completato da Bradley e De Rossi regista. «Non voglio cambiare modo di giocare, dobbiamo lavorare tutti insieme e gli attaccanti devono dare una mano in fase difensiva. Il Napoli è una squadra che gioca sulle ripartenze: difendono in sette, lasciano poco spazio, e sono bravissimi a partire in contropiede. Potremmo trovare degli spazi sulle fasce». Proprio per questo, l´ultima idea è Marquinho, nel tentativo di allargare la difesa partenopea attaccando le fasce. Negli ultimi giorni ha provato il brasiliano tra i titolari, segno che il centrocampista rientra nei piani del tecnico. «Marquinho sul mercato? Per ora non mi risulta».
Non è l´unico giocatore segnalato in partenza (saluterà sicuramente Tallo, destinazione Bari): «Perdere il posto in prima squadra – continua il tecnico – non coincide con la cessione. Stekelenburg è un giocatore importante, come Burdisso». L´argentino domani sarà titolare al centro di una difesa completata da Castan, Piris e Balzaretti.