“Forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro…”. Così diceva Paul nel celebre film “Febbre a ’90”. Ed è proprio così: solo chi sta lì dentro può capire cosa significano l’amore e la passione per quei colori, sangue ed oro, per cui faremmo di tutto e di più. Un amore ed una passione che vanno oltre tutto e tutti e che la Sud ieri sera ha dimostrato ancora una volta, quando dopo l’inno si sono alzati al cielo più di 5000 cartoncini colorati a disegnare una bandiera giallorossa, con sotto uno striscione che recitava: “Mai schiavi del risultato!!”. Perchè finchè la maglia sarà sudata, andremo oltre il risultato, sempre. Vengono prima la passione ed il tifo, poi la classifica. E ieri grazie alla spinta dei 15000 della Sud è arrivato anche il risultato, in un match dalle mille emozioni, a partire dal pre-partita con il papà di Gabriele, Giorgio Sandri, giunto sotto la curva a ringraziare per l’ennesima volta i tifosi giallorossi per la solidarietà e la vicinanza mostrata in questi anni, per passare al ritorno di Eusebio Di Francesco da allenatore all’Olimpico, fino ad arrivare allo scroscio di applausi per Julio Sergio ad inizio secondo tempo quando ha preso posto tra i pali sotto la Sud. Una partita che tutti aspettavano da due settimane, perchè con la pausa per la nazionale la voglia di tornare allo stadio era tanta e quindici giorni di astinenza sono troppi. E chi c’era non si è fatto pregare due volte per tirare fuori tutto ciò che aveva dentro, ancor di più quando Bertolacci ha riaperto la partita, per portare i ragazzi fino alla vittoria. Ma il momento forse più toccante di tutta la serata è stata la standing ovation durante le formazioni per Nicolas Burdisso, il “bandito”, uno di quei giocatori che una curva come la Sud la fa innamorare grazie alla grinta, alla cattiveria, alla tenacia ed alla passione che mette in campo ogni volta che gioca, uno che la gamba non la toglie mai. E proprio questo gli è costato caro, perchè se la gamba l’avesse tolta ieri sera forse sarebbe stato in campo. Ma a noi fa impazzire così e ne vorremmo 11 di Burdisso in campo ogni domenica, sempre pronti a combattere per quella maglia che tanto amiamo più di ogni altra cosa al mondo. E la vittoria di ieri è dedicata a lui, nella speranza di rivederlo al più presto in campo, più forte e più cattivo di prima. Forza Nicolas!
A cura di Edwin Iacobacci