(V. Cerracchio) – Se incappi in un Cavani così non c’è niente da fare. Anche la Roma ha dovuto inchinarsi al cannoniere del Napoli: una tripletta, la sua, che punisce i giallorossi ben oltre i propri demeriti, errori banali sotto porta e i soliti letali scricchiolii in difesa. Gli azzurri risalgono dopo la penalizzazione per la vicenda scommesse, che sperano ancora di veder cancellata in appello. E sono terzi dietro Juventus e Lazio. Mentre i giallorossi sono ora a cinque punti dalla zona Champions, braccati a due punti dal Milan. Il bomber uruguayano, 16 gol in altrettante partite, score spettacolare, ha fatto la differenza. E De Sanctis ha chiuso a doppia mandata la porta. Mentre Zeman ha inserito troppo tardi Osvaldo, autore del gol di una sterile speranza: rinunciare alla sua grande forza fisica in una squadra cui serve concretezza si è rivelato letale, piccoli acciacchi a parte.