(F.Maccheroni) La nuova Roma ci sta ricordando che il calcio è un gioco. Si può vincere e perdere. L’importante è sorridere garbatamente quando altri farebbero caroselli e sorridere lo stesso, magari concedendosi appena una piega amara (ma sempre mantenendo il giusto distacco) se si prendono quattro pere a Napoli.
Trigoria si è trasformata in Villa Serena. Il presidente, Pallotta, chiede un posto in zona Champions, ma è lontano e, probabilmente, è stato più bravo di alcuni giocatori ad assorbire la filosofia di Zeman. Il tecnico non ha dubbi: la Roma ha perso soltanto con la Juve. Poi? Arbitri, terreno di gioco, errori individuali hanno condannato la squadra a un odioso sesto posto. Siamo a metà stagione e la Roma, considerando lo scarsissimo livello della concorrenza e la penalizzazione del Napoli, ha ancora la possibilità di qualificarsi per la Champions. Ma è una corsa in salita, come un anno fa, e per un premio di consolazione. Considerando gli investimenti, la stagione al momento è fallimentare. Forse addirittura peggiore della gestione Luis Enrique. Smile, please.