(L.Valdiserri) Quale numero prendere per sintetizzare il girone di andata della Roma di Zeman? Il solo punto in più rispetto alla squadra di Luis Enrique: 32 contro 31, ma 3 sono arrivati a tavolino a Cagliari? O i 43 gol che rendono quello giallorosso il miglior attacco del campionato? O i soli due pareggi, pensando che con 4 punti in più (con altrettante «x» contro Bologna, Udinese, Parma e Chievo) la Roma sarebbe senza troppo sforzo al quarto posto, a un solo punto dal Napoli terzo? Ognuno può scegliere quello che più gli aggrada. Forse il più significativo è quello dei gol subiti: 33. Solo due squadre di serie A ne hanno presi di più: Pescara e Cagliari con 35. Tanto per capirci, la Roma che ha conquistato l’ultimo scudetto— quella allenata da Fabio Capello nella stagione 2000-2001 —33 gol li subì in tutto il campionato. Altro che girone d’andata!
La sconfitta di Napoli, comunque, non ha aperto nessun processo. L’avversario era forte, ci sono stati errori ma anche una buona dose di sfortuna. Non è stato certo al San Paolo che la Roma ha perduto i punti che mancano. L’assenza di Marquinhos è stata pagata a caro prezzo e l’unico vero appunto che si può fare alla squadra è quello di essere stata troppo «lunga».
A Catania sono possibili alcuni cambi. L’assenza di Pjanic — come previsto è stato squalificato per un turno e rientrerà nella gara contro l’Inter —potrebbe spingere Zeman a riproporre Tachtsidis tra i titolari, con Bradley e Florenzi intermedi. De Rossi, che ha giocato molto bene contro il Milan e male contro il Napoli, aveva trovato posto anche perché la formula con tre attaccanti più Pjanic a centrocampo aveva spinto Zeman verso un centrocampo più «coperto» con Ddr e Bradley. Di sicuro tornerà titolare Dani Osvaldo, che ha dimostrato di essere insostituibile. Non è una bocciatura per Destro, ma ora servono gol e punti sicuri. Nelle due gare con Catania e Inter la Roma si gioca moltissimo. Mercato: Marquinho ha rifiutato il Palermo e potrebbe tornare in Brasile, visto che lo ha richiesto il Gremio. Burdisso ha ribadito la sua volontà di restare a Roma, mentre è in arrivo il manager di Stekelenburg per discutere con i dirigenti giallorossi e chiedere la cessione del portiere. Non tutti, dentro la Roma, sono d’accordo a lasciarlo partire. L’unico movimento in entrata potrebbe riguardare un esterno «basso». Il nome è sempre quello di Sebastian Jung, dell’Eintracht Francoforte, che non ha ancora rinnovato il suo contratto.