Anche Eugenio De Paoli, direttore di Rai Sport, ha voluto esprimere un suo giudizio sul momento della compagine giallorossa. Queste le sue parole:
Luis Enrique-Zeman?
“Oggi non trovo appropriato il paragone tra Luis Enrique e Zeman. A parte la storia professionale, il modo di gioco, lo trovo un paragone forzato. Se mi diverto con la Roma di Zeman? Io mi diverto solo quando vinco, però a me la squadra contro il Napoli la squadra non mi è dispiaciuta. La differenza l’hanno fatta Destro, in negativo, e Cavani in positivo. Sono rimasto deluso da De Rossi, uno dal quale mi aspetto di più. Deve fare la differenza ed invece stenta. Non mi è piaciuto nemmeno Bradley, avrei scelto Florenzi o Perrotta”.
E’ credibile chi dice che De Rossi paga la tattica di Zeman?
“No. Io credo che giocatori che anno tecnica e personalità di un certo livello possono giocare in qualsiasi modo. In nazionale gioca più o meno nella stessa maniera eppure rende il triplo. Non puo’ essere un problema tattico”.
Su Fiorentina-Roma di Coppa Italia, qual’è il suo pensiero sulla vicenda?
“Ho delle grosse perplessità sul regolamento, sinceramente non ho capito il perché dell’inversione di campo. Ormai la decisione comunque è stata presa, c’è l’1% di possibilità che ritornino indietro. Se lo facessero, tra l’altro, sarebbe ancor più paradossale. La Rai in ogni caso non c’entra nulla con la decisione e non avrebbe alcun tipo di problema se la sfida tornasse a giocarsi a Roma”.
Si aspetta la voce grossa dei dirigenti giallorossi?
“Si e No. La Roma paga la mancanza di un presidente che non fa pesare la sua importanza in Lega. Massimo rispetto per gli americani ma dovrebbero essere più presenti”.
Abbiamo forse sopravvalutato Baldini come dirigente sportivo?
“Baldini è in una situazione scomoda. Se avesse punti di riferimento più in alto, potrebbe lavorare meglio. Paga anche lui questa mancanza, il discorso cambierebbe se fosse lui a fare il presidente. Ad oggi è proprio Franco Baldini il primo a pagare la mancanza di chiarezza nella dirigenza”.
Il risultato minimo e quello massimo di questa Roma?
“La Roma merita molto per il gioco che fa. Dopo Roma-Fiorentina, tutti glielo riconoscono. Questa squadra, maturando, può arrivare in Champions, che rappresenta l’obiettivo minimo/massimo della stagione.Non può essere altrimenti per un gruppo in cui ci sono tanti giocatori non ancora maturi ma forti come Pjanic, Lamela e Marquinhos. Quest’ultimo tra l’altro, esploso per merito di Zeman”.
Fonte: css