(G. Piacentini) – Non è ancora allarme, ma un po’ di preoccupazione c’è. A togliere il sorriso a Zeman, in vista della gara di domenica a Catania (ore 15, arbitro Damato), è un reparto intero: la difesa. Recuperato Piris, ieri si sono fermati i brasiliani Marquinhos e Castan, che si vanno ad aggiungere ad Alessio Romagnoli, out per almeno un paio di settimane a causa di un risentimento ai flessori. Se si giocasse oggi, insomma, i l boemo avrebbe solo Nicolas Burdisso a disposizione come centrale di ruolo.
Castan non si è allenato per un’infiammazione al quintometatarso del piede destro: avverte un po’ di dolore e per questo i medici hanno deciso di sottoporlo ad una seduta di fisioterapia. La sua presenza per Catania non dovrebbe essere a rischio, a patto che oggi torni ad allenarsi con il gruppo, atteso da una doppia seduta. Marquinhos, invece, è l’ennesima vittima del virus influenzale che da un paio di settimane non dà tregua ai calciatori giallorossi. Ieri era a Trigoria, ma i medici hanno preferito non farlo allenare:uno stop precauzionale, a poche ore dalla partenza per Catania. Se, nella peggiore delle ipotesi, nessuno dei due dovesse farcela, toccherebbe di nuovo a De Rossi il sacrificio —lo ha già fatto lo scorso anno e in questa stagione nel finale di gara a Verona contro il Chievo, dopo l’infortunio di Marquinhos —di arretrare sulla linea dei difensori.
Uno spostamento che restringerebbe anche le scelte per il centrocampo dove, senza lo squalificato Pjanic, rimarrebbero Tachtsidis, Bradley e Florenzi («Il gioco di Zeman —ha dichiarato a Tuttomercatoweb Magazine — esalta le mie caratteristiche emi diverte »), oltre a Marquinho e Perrotta. La buona notizia arriva da Osvaldo. Gli esami (radiografia ed ecografia) a cui si è sottoposto hanno scongiurato l’ipotesi di danni seri al ginocchio infortunato: nessuna frattura né lesioni ai legamenti. Questo però non significa che al «Massimino» ci sarà, perché stamattina saranno svolti altri esami che serviranno per capire quali saranno i tempi di recupero. Dipendesse da Zeman giocherebbe, ma l’ultima parola toccherà ai medici.