(D. Galli) – Sono la strana coppia, sono l’Art Carney e il Walter Matthau della Roma. Oggi potrebbero convivere, oggi potrebbero giocare assieme, uno centrale, l’altro accanto, intermedio di destra. Uno è Tachtsidis, l’altro è De Rossi. È un’idea, un’ipotesi di formazione, è la sensazione che Zeman non voglia rinunciare a Daniele, ma nemmeno al greco. Quattro volte. Solo altre quattro volte è successo. Se oggi Zeman decidesse di schierarli entrambi dall’inizio, sarebbe la quinta apparizione congiunta per la strana coppia. La prima fu a San Siro contro l’Inter, 3-1 ai nerazzurri, Roma sontuosa, una delle migliori della stagione. Ma De Rossi disputò solo la prima mezz’ora, un infortunio lo tolse dai giochi sul più bello.
Poi più luci che ombre. Il 29 settembre la pesantissima sconfitta di Torino con la Juve, il peggio della Roma in 90 minuti e il pazzesco ribaltone interno con l’Udinese, il 28 ottobre: da 2-0, da Lamela-Lamela, al 2-3, a Domizzi più la doppietta di Di Natale. In mezzo, la brillante vittoria sul Genoa. Con De Rossi al lato e Tachtsidis al centro. Coppia strana, coppia impensabile fino a qualche mese fa, quando era impensabile il fatto stesso che Daniele De Rossi – non uno qualsiasi: Daniele De Rossi! – fosse in competizione con un centrocampista greco che l’anno prima aveva vestito la maglia del Verona. C’è la probabilità che Carney e Matthau tornino assieme. Il terzo incomodo, si fa per dire, è Florenzi. Polmoni e cuore, Alessandro a Napoli ha giocato gli ultimi minuti di una partita ormai segnata. Bradley sembra (sembra) quindi destinato alla panchina.
Solo buone notizie per il resto della formazione. Partiamo dall’apice, la punta di diamante, il perimetro della Roma. Partiamo da Totti, quindi. Ieri si è allenato regolarmente con il gruppo e ogni eventuale dubbio sul suo utilizzo al Massimino è svanito. Out Osvaldo per il problema alla rotula al ginocchio destro – non è stato nemmeno convocato – Pjanic per squalifica e Lopez in Argentina per il Sub-20, le scelte sono obbligate: Destro al centro al posto di Daniel, Lamela a destra e Sua Maestà a sinistra (si fa per dire, quello è il ruolo di partenza, ma il Re ha libertà d’invenzione). Le maledizioni spedite via Twitter hanno funzionato, a forza di aspirine la febbre se n’è andata. Marquinhos ha lavorato con i compagni. D’accordo con lo staff sanitario, gli sono stati risparmiati giusto gli ultimi minuti. Meglio non sfidare troppo la buona sorte.
Ok anche Castan, a Catania si rivedrà la difesa titolare. Ennesima bocciatura in conferenza per Dodò, invece: il pessimismo di Zeman («accusa qualche problema che noi finora non siamo riusciti a risolvere») fa riflettere. In porta pare avvantaggiato Goicoechea. Pare. E se non altro, forse, per le motivazioni. Motivazioni che chissà se ha ancora Stekelenburg, un portiere in cerca di sistemazione. Un portiere che non accetta di essere messo in discussione.