(M. Cecchini) – I vizi dell’Italia, in fondo, restano sempre gli stessi. Zdenek Zeman lo sa e confessa il suo, senza però nascondere quelli che lo circondano. Fumo, paralisi in Lega Calcio, blandizie a Moggi: voi a che cosa rinuncereste? Il boemo non ha dubbi. A 10 anni dall’entrata in vigore della legge Sirchia anti-tabacco, il boemo racconta: «Per me non è cambiato niente: continuo a fumare. Dove si può ovviamente». Non si può nulla, invece, per sbloccare la paralisi della Lega di Serie A e per evitare la ribalta elettorale a Luciano Moggi, candidato in Piemonte tra i Riformisti del centrodestra. (…)
Dubbio Totti Più difficile ancora, poi, schierare a Catania una Roma priva di Pjanic (squalificato), Osvaldo (infortunato) e con Totti non al meglio per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. «Il problema è che non sempre i risultati corrispondono alle prestazioni. Spero che troveremo la continuità, ma sul piano di gioco sono stato spesso contento. (…)
Obiettivo Champions La rosa, comunque, è da zona Champions. «E noi ci dobbiamo provare. Per il gioco competiamo con tutti, ma abbiamo sbagliato più del normale. Una crescita comunque c’è stata. Non siamo tanto lontani dal vertice. Dobbiamo cercare di recuperare. Non sarà facile, ma ce la possiamo fare. Il Catania? All’andata i loro gol furono in fuorigioco, e non l’ho detto io. Il problema è l’ambiente non tranquillo, ma se qualcuno pensa più a quello che succede fuori non riesce a esprimersi». Sul fatto che Baldini abbia incontrato Guardiola a New York (solo per amicizia), Zeman incassa: «Lo sapevo. La cosa non mi tocca. La società può fare quello che vuole, è libera di incontrare chi vuole, così come io ho incontrato cento giocatori senza per questo comperarli».
Viola di rabbia Coda su mercato e Coppa. «Arrivi? Non escludo niente. Si parla di un difensore, ma potrebbe arrivare un attaccante. L’inversione di campo a Firenze per la Coppa? È una cosa illogica (…)