FIORENTINA:
Neto 6,5; Savic 6, Gonzalo Rodriguez 7, Tomovic 6; Cuadrado 5, Borja Valero 6,5, Aquilani 6, Migliaccio 5,5 (dal 65′ Romulo 6), Pasqual 6 (dal 106′ Llama s.v.); Jovetic 5,5, Toni 5 (dal 77′ Ljajic 6)
All. Montella 5,5
ROMA:
Goicoechea 6: Ammesso che Stekelenburg sia in uscita non è pensabile per una grande squadra avere un estremo difensore inesperto e insicuro come lui. Uscite ballerine e mancanza di sicurezza, creano apprensioni eccessive alla retroguardia giallorossa. Detto questo, anche se in maniera estemporanea, è bravo a sventare i diversi pericoli che capitano dalle sue parti, con le mani e con i piedi. L’istinto è nulla senza controllo!
Burdisso 7: Centrale della difesa a tre, si carica sulle spalle i compagni guidando il reparto e alzando il muro davanti a Goicoechea. L’argentino sembra come d’incanto tornato ai livelli “Ranieriani” a cui ci aveva abituato ormai tre stagioni fa. Forse il cambio di modulo, forse lo svolgimento agonisticamente elevato del match, ma il Bandito in queste condizioni vale un nuovo acquisto. Muro!
Marquinhos 6,5: Dopo l’influenza patita la settimana scorsa non poteva essere al 100%. Dato il suo livello attuale un avversario come Toni non può rappresentare un problema. Rapido e scattante, paga forse un pizzico di inesperienza nel giocare sul centro-destra del tridente difensivo, ma prende confidenza con il passare dei minuti. Esplosivo!
Castan 7: Pubblico contro, giocatori “fastidiosi”, gara che si incattivisce, tutte condizioni che ne esaltano le caratteristiche di combattente. Limita alla grande Jovetic quelle poche volte che si affaccia dalle sue parti ed è sempre pronto ad uscire sugli inserimenti dei centrocampisti avversari. Carattere!
Piris 6: Dovendo giocare da esterno di centrocampo perde qualcosa, non avendo nella qualità tecnica e nella fase offensiva il suo forte. Si preoccupa principalmente di contenere Pasqual, sempre pericoloso in zona cross. Esce prima del 90′ con la spia che segna il rosso. Mastino!
De Rossi 6,5: Si piazza davanti alla difesa regalando equilibrio alla squadra. Sfiora in un paio di occasioni il gol con stacchi di testa su palla inattiva e non lesina inserimenti anche in fase offensiva, così come piace al boemo. Il peso specifico che può ricoprire in questa squadra è indiscutibile e sarebbe cosa buona e giusta che anche Zeman se ne facesse una ragione, una volta per tutte. Insostituibile!
Bradley 6: Il suo giudizio è il frutto della sintesi di due fasi distinte: gioco senza palla ed intelligenza tattica, efficacia quando si trova in possesso della sfera. Nel primo aspetto è praticamente perfetto, da 8, mentre nel secondo palesa lacune preoccupanti per questi livelli. Recupera un’infinità di palloni, salvo poi buttarne parecchi al momento del passaggio filtrante. In area di rigore avversaria è palesemente a disagio, senza diventare mai pericoloso. Convergenza!
Florenzi 7: Si danna l’anima dal 1′ al 123′, cambiando la bellezza di 3 ruoli: prima punta esterna, poi centrocampista aggiunto e infine terzino destro. Abbina qualità e quantità in una prestazione di alto livello, mostrando di essere tornato fisicamente quello di inizio stagione. Libero di inserirsi, è una costante spina nel fianco per la difesa viola, oltre che un baluardo difficile da superare. Generoso!
Balzaretti 5: Qualche problemino al flessore l’aveva accusato veramente, ma questo non basta a giustificare l’ennesima prestazione mediocre della sua stagione giallorossa. Rimane fino a questo momento la più grande delusione della campagna acquisti estiva. Venuto per svernare!
Pjanic 6,5: Si vede poco nel corso dei 90′ regolamentari, ma da grande giocatore qual è, sfodera l’assist vincente all’inizio dell’over time, mettendo Destro delle condizioni di spingere solamente il pallone in rete. Forse ci si attendeva di più vista la libertà tattica di cui godeva in questa occasione, ma tutto sommato può bastare anche così. Intuito!
Destro 7: La giocata alla mezzora del primo tempo è da grande attaccante: pallone preso sulla trequarti, ingresso in area di rigore superando in velocità un paio di avversari e diagonale a sfiorare il palo alla sinistra di Neto. L’unica pecca è non riuscire ad inquadrare lo specchio della porta, a dimostrazione, ancora una volta, che gli astri in questo momento remano contro. Si rifà con gli interessi, dopo altri errori disseminati qua e là, nel primo tempo supplementare, siglando il gol della qualificazione. Voglioso!
Dodò (dal 59′ per Balzaretti) 5: Un suo colpo di testa maldestro in area di rigore stava per portare al pareggio di Cuadrado allo scadere della prima frazione dell’over time, con il pallone colpito dal colombiano che si stampa sul palo. Nell’ora di gioco complessiva disputata, da segnalare qualche buona accelerazione e tanti palloni sprecati. Bruttissima la scena di cui si rende protagonista assieme al colombiano dopo il rosso (ingiusto). Imbufalito!
Taddei (dall’80’ per Piris) 4,5: Entra e non ne fa una giusta. Sbaglia diversi interventi, non crea particolari pericoli in avanti e dulcis in fundo si fa espellere per un buffetto su Borja Valero. Danni!
Tachtsidis (dal 101′ per Pjanic) s.v.: Si affaccia sul rettangolo verde nella bagarre finale senza lasciare grosse tracce.
All. Zeman 7: La base principale delle critiche nei suoi confronti era legata all’integralismo tattico, al 4-3-3 immutabile nel tempo, al di là degli interpreti e degli avversari, e invece il boemo sfodera un 3-4-3 (più simile ad un 3-6-1) che imbriglia la Fiorentina e consente alla Roma di conquistare un’importantissima semifinale di Coppa Italia, guarda caso senza subire reti. Malleabile!
Arbitro Rizzoli 5: Al di là delle diverse decisioni prese nel corso della partita, la doppia espulsione di Dodò e Cuadrado, che fa saltare i nervi in campo (e anche fuori) non ha ne capo ne coda. Troppo fiscale in alcuni frangenti, molto più permissivo, anche troppo, in altri.
A cura di Angelo Papi