(R. Pratesi) I giallorossi si impongono ai tempi supplementari grazie alla rete del centravanti. Rissa nel finale. Espulsi Taddei, Dodò e Cuadrado. La Viola ha colpito una traversa e due pali. Contro i nerazzurri in semifinale la squadra di Zeman, che ha schierato una sorprendente difesa a 3.
La Roma si rialza. Dopo due sconfitte di fila, tre nelle ultime cinque uscite, vince al Franchi in Coppa Italia battendo la Fiorentina e conquistando la semifinale contro l’Inter. A Firenze finisce 1-0 per i giallorossi dopo i tempi supplementari. Decide la rete di Destro al 97′. La gara è stata divertente. Piena zeppa di errori difensivi e sottoporta, ma anche, così, di occasioni gol ed emozioni. Ma la rete è arrivata dopo i 90′ regolamentari con chi l’aveva cercata più di tutti, Destro. La Fiorentina ha da recriminare l’inverosimile. Ha colpito tre legni: una traversa e due pali. Ma non è riuscita a sfondare una difesa rivoluzionata da Zeman, che è passato ad una retroguardia a tre uomini. Per la Fiorentina si tratta della terza sconfitta di fila, dopo quelle con Pescara e Udinese in serie A.
RIVOLUZIONE ZEMAN — Il boemo stupisce tutti. E schiera un’estemporanea difesa a 3, abiurando il suo dogma tattico della retroguardia con 4 elementi. E non prende gol. I centrali sono Marquinhos-Burdisso-Castan. Davanti Destro è il centravanti, ma pure l’unica punta, per colpa delle assenze degli squalificati Osvaldo e Lamela e dell’infortunato Totti. Florenzi e Pjanic giocano alti nel 3-4-3. Montella schiera Toni al fianco di Jovetic. In porta c’è Neto, preferito a Viviano.
OCCASIONI TANTE, GOL NESSUNO — È la sintesi del primo tempo. La Roma non dispiace, la monvra scorre fluida, le palle gol si accumulano, ma la rete non si gonfia mai. De Rossi sfiora subito il vantaggio di testa, l’altra grande occasione ospite è di Destro, che se va di potenza in velocità, ma il suo tiro incrociato finisce appena largo. La Viola soffre un po’, soprattutto su calcio piazzato, ma anche sui tagli del solito trottolino inesauribile Florenzi, da sinistra. Ma tiene. E riparte a sprazzi con Jovetic. L’occasione più ghiotta dei toscani arriva comunque dal destro nobile di Aquilani: la sua punizione sbatte sulla traversa. All’intervallo è dunque 0-0. Ma i primi 46′ sono stati divertenti.
REGALI NON SCARTATI — Nella ripresa la Fiorentina cresce. Guadagna campo e fiducia. Anche se pasticcia in maniera clamorosa in difesa: Tomovic prima e Rodriguez poi, regalano palla a Destro, che prima fornisce un assist a Florenzi (bravo Neto a respingere), poi svirgola il sinistro da ottima posizione. La Roma segnerebbe anche, di testa con De Rossi, ma il centrocampista è appena in fuorigioco. Tutto da rifare. La Fiorentina però in fase offensiva ora spinge, e colpisce il secondo legno di serata, stavolta con Borja Valero. Il suo splendido sinistro meritava miglior fortuna. Poi Destro spreca ancora solo davanti a Neto: lo scavalca con un pallonetto debole, rinviato da Savic prima della linea di porta. Al 90′ è ancora 0-0.
SEGNA DESTRO — La palla buona arriva al 7′ del primo tempo supplementare. Ce l’ha ancora tra i piedi Destro, che stavolta, sullo splendido assist rasoterra dalla destra di Pjanic non può sbagliare. Roma in vantaggio.
MALEDIZIONE VIOLA — Per la Fiorentina proprio non è serata. La reazione è immediata, ma sulla botta di Cuadrado invece del pari arriva il terzo legno di serata, un altro palo. Taddei, subentrato a Piris, si fa cacciare anzitempo per una trattenuta su Borja Valero: era già ammonito. Ma la Fiorentina non passa, nonostante si giochi sino al 123′, vengano cacciati pure Dodò e Cuadrado, e ci sia pure un accenno di rissa. E dunque la seconda semifinale di Coppa Italia è Roma-Inter. Che si sfideranno tre volte in dieci giorni: il 20, 23 e 30 gennaio.