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GAZZETTA DELLO SPORT Un extra Destro, avanti la Roma. Fiorentina, 3 pali e finale con rissa
(L. Calamai) – Sarà la Roma a sfidare l’Inter nella semifinale di Coppa Italia. Due i protagonisti dell’impresa giallorossa: Zeman che indovina la mossa tattica vincente adottando per la prima volta nella sua carriera di allenatore la difesa a 3 e Mattia Destro che nel supplementare realizza il gol decisivo non facendo rimpiangere i grandi assenti Totti, Lamela e Osvaldo. Una grande rivincita per due «personaggi» che stavano vivendo un momento di difficoltà. La scelta tattica del boemo ha lasciato a bocca aperta. Si può cambiare idea dopo un vita spesa legandosi mani e piedi a un progetto calcistico? Zeman lo ha fatto. Dimostrando buonsenso ed elasticità. E ora la sua panchina non trema più. Domenica notte Roma e Inter si affronteranno in campionato. Scenderanno in campo due squadre stanche (entrambe si sono qualificate ai supplementari) ma caricate a pallettoni. La qualificazione in Coppa Italia è una bella iniezione di fiducia anche in prospettiva Champions.
Tre pali E la Fiorentina? La squadra viola mette sulla bilancia i tre legni colpiti da Aquilani, Borja Valero e Cuadrado. Un dato che testimonia come la squadra di Montella si sia confrontata alla pari contro la Roma. Per i viola è la terza sconfitta in pochi giorni. Una crisi di risultati più che di gioco. Ma intanto la Fiorentina vede scivolare dalle mani la possibilità di conquistare il primo trofeo dell’era Della Valle e ha perso posizioni importanti in campionato. Domenica all’ora di prima ospiterà lo scatenato Napoli. Un passaggio molto delicato per una squadra che senza Pizarro perde qualità nella costruzione del gioco e che in attacco deve «arrangiarsi» con il vecchio Toni. Servirebbe come il pane Pepito Rossi che però sarà disponibile solo a tarda primavera.
Cambio Tornando alla partita peccato per le tensioni finali. Tre espulsi nei supplementari (Taddei, Dodò e Cuadrado), un tentativo di rissa davanti al tunnel che porta agli spogliatoi e tanti-troppi colpi proibiti che Rizzoli non è riuscito a frenare. Peccato. Si parte con la sorpresona. Non è un pesce d’aprile. E non siamo neppure su «Scherzi a parte». E’ proprio tutto vero. Per la prima volta nella sua carriera Zeman si affida alla difesa a tre. Marquinhos, Burdisso e Castan si sistemano davanti al portiere Goicoechea. Perché questo epico cambiamento di rotta? Forse ha inciso l’assenza di quasi tutto il reparto offensivo (fuori Lamela e Osvaldo per squalifica e Totti per infortunio) oppure anche il rigido Zdenek si è accorto che la Roma prende troppi gol. Di fatto la squadra giallorossa in fase difensiva propone un 5-4-1. Ma è proprio Zeman quello in piedi davanti alla panchina della Roma? Anche la Fiorentina viene presa in contropiede da questa rivoluzione. Gli spazi di gioco sono ridotti e senza Pizarro (pure lui infortunato) in cabina di regia la manovra viola si sviluppa con grande fatica.
Il primo tempo va avanti a folate. Parte meglio la Roma che sfiora il gol con due conclusione aereo di De Rossi e Marquinhos fuori di poco e con un uno-due di Florenzi e Pjanic neutralizzato con bravura da Neto. A proposito, la scelta di Montella di dare fiducia ancora al brasiliano suona come una bocciatura definitiva nei confronti di Viviano destinato a fare le valigie già a gennaio. Col Bologna potrebbe prendere corpo uno scambio di prestiti Viviano-Acquafresca? Nel secondo tempo le due squadre alzano il ritmo. Al 4′ Tomovic regala il pallone a Destro che scappa sulla linea di fondo e va a pescare in area l’accorrente Florenzi: bella la conclusione in corsa del giovane giallorosso e splendida la risposta di Neto.
A metà ripresa Montella inserisce Romulo al posto di Migliaccio e sposta Aquilani in cabina di regia nel tentativo di dare più qualità alla partenza del gioco. La Fiorentina guadagna metri di campo ma Jo-Jo non trova la sponda giusta alla quale appoggiarsi perchè Toni appare in evidente affanno fisico. Il 2013 non è iniziato nel migliore dei modi per Lucagol che sembra «invecchiato» di colpo. Non a caso Montella al 32′ lo richiama in panchina. Con le squadre allungate c’é un ping-pong di emozioni: in pieno recupero due azioni da gol: Borja Valero centra la traversa e Savic salva respingendo un pallonetto di Destro. Si va ai supplementari. E al 7′ la Roma realizza il gol-qualificazione. Fuga e cross di Pjanic: per Destro è un gioco da ragazzi appoggiare in rete. Poi, tre espulsi e tanta tensione. Un finale da dimenticare.