(M. Ferretti) – Daniele De Rossi è tornato a parlare, cosa che non accadeva da Juventus-Roma del 29 settembre scorso. «Sono stato a lungo in silenzio, ma ho vissuto tutto in maniera serena. Si è parlato troppo, da destra e da sinistra, e si è alimentato un tormentone non necessario. Al di là delle mie prestazioni, sono orgoglioso della mia reazione. Ho sempre messo il bene della Roma davanti a tutto. Ringrazio i compagni che mi sono stati vicini nei momenti in cui non ho giocato. La professionalità non è mai mancata in questi sei mesi, come in dodici anni di Roma», il suo virgolettato, probabilmente indirizzato a Zeman.
E poi. «Una grande partita, una vittoria di cuore. Avevamo bisogno di un successo come questo. Impegno, sacrificio, anche a discapito del gioco in alcuni momenti. Una vittoria che dà morale, fa gruppo e ci avvicina all’Europa. Il modulo d’emergenza? Mi è piaciuto. Zeman non lo proporrà mai più, ma per l’emergenza siamo stati bravi a interpretarlo. È stato un esperimento riuscito», le sue parole.
E ancora. «La squadra ha dato dimostrazione di professionalità adattandosi alle difficoltà e impegnandosi, giocando contro una squadra che ci ha provato fino alla morte. Zeman ci ha detto che avremmo giocato in quel modo solo un’ora prima della partita». Finalino su Destro. «È un talento che la Roma non si deve far scappare. È un ragazzo giovane, ha avuto difficoltà iniziali e si è mangiato qualche gol. Ma stavolta ha fatto reparto da solo. Mattia può fare di più, arriverà il momento in cui diventerà devastante».