La vittoria di ieri contro la Fiorentina ha fatto tornare in mente a tutti i nostalgici quel Fiorentina-Roma del 2010, quando a 5 minuti dalla fine Vucinic mise dentro il gol vittoria per i giallorossi: ricordi, che chi c’era, conserverà scolpiti dentro per tutta la vita. La squadra che a fine partita si prende per mano e corre verso il settore ospiti mi ha fatto tornare in mente Bari, Verona, Milano, Parma e tante altre magiche trasferte, quando accadeva lo stesso, ma con un particolare in più: il settore ospiti era stracolmo e tinto di giallorosso. Ieri sera è stato tutto bellissimo, finalmente si è rivista la Roma combattere a spada tratta per 90’ minuti e metterci quella stessa passione che ci mettono i tifosi domenica dopo domenica. Era tutto bellissimo, peccato per quel settore vuoto. Novantasei, stando ai dati ufficiali, erano i tifosi della Roma presenti ieri al “Franchi” di Firenze. Solo 96, in quanto la trasferta, come tutte le altre, era stata vietata ai “non possessori” della Tessera del Tifoso ed ai residenti nella Regione Lazio. Prassi, per un Osservatorio che giorno dopo giorno mi chiedo cosa ci stia fare là, pagato da noi cittadini italiani, se tanto le trasferte le giudica tutte a rischio. Ieri sera è stata la riprova lampante del fallimento di uno strumento messo in circolazione solamente per fini economici: basti pensare che la Tdt è stata voluta fortemente da Giancarlo Abete, il cui fratello, Luigi Abete, è il presidente della Banca Nazionale del Lavoro.
Ma di cose a riguardo ce ne sarebbero troppe da dire. Il punto è che anche i più scettici, anche coloro che l’hanno sottoscritta, si stanno rendendo conto pian piano dell’inutilità e del “doppio fine” di questo strumento che secondo chi lo ha emanato dovrebbe isolare i tifosi violenti: beh, gli scontri a Milano in occasione di Inter-Verona, sono la riprova che una stupida carta di credito non può di certo fermare la violenza.
Ieri sera ha vinto la Roma ma ha perso il calcio, hanno perso i suoi tifosi e tutti coloro che sono stati privati di questa trasferta. A fine partita l’entusiasmo era tanto, perché ieri ha vinto la Roma. Ma con i propri tifosi al seguito sarebbe stato più bello, più ‘Romantico’. A veder quel settore ospiti deserto veniva da piangere. A ripensare ai 15000 di Bari ed ai 19000 di Verona veniva da mangiarsi le mani. E la domanda che tutti quanti si sono fatti guardando quello scempio è una sola: quando si tornerà alla normalità? Quando potremo sostenere i nostri colori anche in trasferta, da liberi cittadini, come in un qualsiasi paese libero? A Firenze, fosse stata aperta la trasferta, i tifosi della Roma sarebbero andati in 5000, mettendo in scena l’ennesima “invasione giallorossa”, anche se il giorno dopo era un giovedì di lavoro. Ma oltre a decidere di spostare per una regolamento interpretato in maniera assurda la sede del match da Roma a Firenze, neanche hanno permesso ai supporter giallorossi di seguire la propria squadra: oltre al danno anche la beffa.
In semifinale ora c’è l’Inter: la gara di andata si giocherà il prossimo mercoledì a Roma, mentre il ritorno a Milano il 30 gennaio. E perché non permettere ai tifosi giallorossi di seguire la propria squadra in terra lombarda? La Roma, sotto questa nuova gestione, si è sempre preoccupata dei propri tifosi e si è sempre mostrata sensibile ai problemi legati alla Tdt: basti pensare che è stata la prima società ad introdurre il carnet di biglietti, ovvero un abbonamento slegato dalla Tdt (come una volta). Questo delle trasferte vietate è un fenomeno anticostituzionale che prima o poi dovrà finire. Ed oltre alle lotte dei tifosi, per metter fine a tutto ciò serve l’appoggio delle società. E perché non iniziare proprio da Inter-Roma? Qualcuno dovrà pur fare il primo passo. E se a fare questo primo passo verso i tifosi fosse proprio la nostra società sarebbe un grande onore.
P.s. Mio caro Failla, se ieri sera c’è stata una ‘violenza inaudita’, quella era il settore ospiti vuoto e si chiama Tessera del Tifoso!
Edwin Iacobacci