(G. Piacentini) – «La difesa a tre? Se a Firenze ci fossero stati Totti o Lamela non l’avrei fatta». Si torna all’antico, parola di Zeman. Quello con la Fiorentina sembra destinato a rimanere un esperimento isolato, seppure riuscito. È lo stesso tecnico a spiegarlo: «Per me era un’emergenza e l’abbiamo affrontata così. Nel primo tempo siamo andati molto bene giocando a tre; nel secondo, a 5, con due difensori abbassati, abbiamo sofferto troppo. Cercheremo di giocare a modo nostro, anche perché le squadre che hanno fatto la storia del calcio — come il Barcellona, il Real Madrid o l’Ajax — non si sono mai adattati agli avversari. Io voglio che la mia squadra impari a giocare un calcio, anche se non sempre ci si riesce in tempi brevi». Il ritorno al 4-3-3 è facilitato anche dal recupero di tutti i calciatori in dubbio: Balzaretti, Pjanic (che ha recuperato dalla lieve sindrome influenzale e che ieri ha interrotto in anticipo l’allenamento per motivi precauzionali) e Totti sono tornati a disposizione, per cui Zeman potrà scegliere senza problemi la formazione da mandare in campo. Balzaretti giocherà a sinistra, con Piris dalla parte opposta mentre al centro si dovrebbe ripartire dalla coppia brasiliana formata da Marquinhos e Castan, in vantaggio nel ballottaggio con Nico Burdisso. In mezzo al campo potrebbe osservare un turno di riposo Florenzi, uscito stremato dopo i 120 minuti giocati a tutta velocità contro la Fiorentina. In regia De Rossi è in vantaggio su Tachtsidis e al suo fianco ci saranno Pjanic e Bradley. In avanti tornerà Osvaldo al posto di Destro. L’italo- argentino non ci sarà, per squalifica, nella gara di Coppa Italia: per questo stasera l’ex attaccante del Siena comincerà dalla panchina, nella speranza che non ci sia bisogno di lui. Al fianco di Osvaldo ci saranno Lamela e Francesco Totti, che ha recuperato a tempo di record dall’elongazione che gli ha fatto saltare le gare di Catania e Firenze: ai nerazzurri non segna all’Olimpico in campionato dal 3 ottobre 2004.