(D. Giannini) – Era il più atteso prima, è stato il più discusso dopo, nel bene e nel male. Una serata particolare quella di coppa per Panagiotis Tachtsidis. Arrivata dopo i fischi della partita di campionato quando era entrato al posto di De Rossi senza che il pubblico dell’Olimpico sapesse dell’infortunio di Danielino. Nei tre giorni trascorsi tra le due sfide con l’Inter non si è parlato quasi di altro: del suo utilizzo, delle sue qualità, del sostegno da dare comunque a un giocatore della Roma solo per il fatto che indossa quella maglia. Se ne è discusso e se ne continua a discutere. Perché a caldo, appena finita la partita, nei commenti i tifosi si sono di nuovo divisi. Molti lo hanno nuovamente criticato, alcuni altri hanno invece apprezzato la sua prestazione.
Non scintillante, magari un po’ meglio di quella di domenica, ma ancora lontana da ciò che ci si aspetta dal regista di una squadra zemaniana. Almeno in apparenza. Perché i numeri sembrano promuovere pienamente il ragazzone greco. Basta andare sulle statistiche del match pubblicate dalla Lega Calcio e scorrerle fino a quelle sulle cifre individuali. In fatto di palle recuperate ai primi tre posti ci sono tre interisti (Juan Jesus, Chivu e Ranocchia), poi Burdisso e subito dopo proprio lui, Tachtsidis, vale a dire il primo in questa classifica tra i costruttori di gioco con 18 palle recuperate. Non poche. Così come non sono pochi i suoi 44 passaggi riusciti, primo in assoluto del match davanti a tutti. Meglio di Bradley, Balzaretti e Totti, rispettivamente secondo, terzo e quarto in graduatoria. Sorprendente, anche perché a Taxi si rimproverano proprio i troppi errori. […]