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IL MESSAGGERO Destro, crack sul più bello

Mattia Destro

(A. Angeloni) – Cinquanta/sessanta giorni, se tutto va bene. È il periodo previsto in cui la Roma non avrà a disposizione Mattia Destro (7 reti tra campionato e Coppa Italia, giocando complessivamente 1179′ minuti), infortunatosi nell’andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter. L’attaccante si ferma sul più bello, quando stava trovando una certa continuità sia per le presenze sia per le reti fatte. Sottoposto ad accertamenti strumentali, oltre a una distorsione alla caviglia, Mattia ha riportato una «lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro». Necessario un intervento chirurgico artroscopico che sarà effettuato oggi dal professor Cerulli, che di solito opera a Perugia, ma si appoggerà a una clinica romana, Villa Margherita (s’era parlato anche di Mater Dei), dove è finito sotto i ferri Nicolas Burdisso.

SENZA MATTIA

Dicevamo del periodo previsto, dei tempi di recupero, che sono sempre difficili da stabilire prima dell’intervento. Magari oggi i medici potranno essere più precisi ma per ora usano il periodo standard, ovvero, due mesi (Maxi Lopez, stesso infortunio di Destro, si è fatto male il 7 novembre, rientra ora). Alla fine, se calcoliamo la sosta prevista per il 24 marzo, l’attaccante dovrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Palermo, data 30 marzo. Ed ecco i due mesi di cui sopra, in cui salterà le partite con Bologna, Cagliari, Sampdoria, Juventus, Atalanta, Genoa, Udinese e Parma. Fortunatamente non c’è in mezzo il ritorno di Coppa Italia con l’Inter, altrimenti il totale delle partite – salvo imprevisti – sarebbero nove. Verrebbe spontaneo pensare (e a Trigoria qualcuno l’ha anche pensato) che, con un Nico Lopez intenzionato ad andare a giocare altrove (congelata per adesso questa sua volontà) e con Totti che non potrà tirare certo la carretta e mantenere alto il suo livello, sarà il caso di andare a pescare un attaccante, buono per ora e per il futuro. Un nome che s’è fatto è quello di Chadli del Twente, marocchino con passaporto belga classe ’89, ma per ora è solo un’ipotesi. Per prenderlo ci vogliono sei/sette milioni. Tanti.

TOCCA A PJANIC

Per adesso, vista anche la squalifica di Lamela, a Bologna giocherà Pjanic nei tre d’attacco, con Osvaldo centrale e Totti (che non è al meglio, ieri ha svolto solo fisioterapia) a sinistra. Senza attaccanti di riserva, esclusi i primavera. «Non è un problema, mi piace anche. Il futuro? Voglio vincere e secondo me sono nella società giusta. Per farlo dobbiamo essere più concreti sotto porta. Adesso non conta il gioco, ma solo le vittorie. Il terzo posto? La squadra ha il potenziale per arrivarci. La stagione è ancora lunga.Ce la possiamo fare. Siamo giovani e abbiamo bisogno di tempo. Una squadra non si fa in un anno, dobbiamo avere una certa regolarità e stare tanto insieme per creare qualcosa di solido. Io ci credo. Il gol? Devo sbloccarmi in trasferta». Appunto, c’è Bologna-Roma.

TOROSIDIS SPERA

Marquinhos oggi dovrebbe tornare in gruppo, quindi a disposizione per Bologna. Piris non sta bene ma Zeman conta di recuperarlo, intanto si scalda Torosidis, il cui transfer è arrivato. Detto di chi giocherà davanti, resta il dubbio Castan-Burdisso dietro. In mezzo tridente scontato: Bradley, Tachtsidis, Florenzi.

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