Alla vigilia della sfida del Dall’Ara contro il Bologna, il tecnico giallorosso Zdenek Zeman ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:
A che punto è la squadra secondo lei da un punto di vista atletico in questo momento?
“Non stiamo al meglio, abbiamo avuto problemi con le varie influeze e con il tempo. Non siamo riusciti a lavorare come volevamo”.
Destro out, lei ha tre attaccanti più Pjanic e Lopez, sono sufficienti per coprire questo stop?
“Per me sono sufficienti, lo abbiamo fatto, anche senza i tre attaccanti a Firenze”.
Stekelenburg?
“Penso che sia stata un’intervista inopportuna, ci sono tante cose sbagliate nelle sue dichiarazioni, poi è sempre un tesserato della Roma, quindi deve essere a disposizione della squadra. Dopo la partita con il Parma è stato più di un mese fuori”.
Torosidis?
“Ha giocato fino a pochi giorni fa, è utilizzabile”.
Il discorso sulla disciplina, a volte capita che qualche giocatore abbia comportamenti non consoni…
“Purtroppo capita, io dal primo giorno ho detto che dove non c’è disciplina non può esserci la squadra. Anche voi giornalisti, sapete che i ragazzi non possono parlare ma li chiamate per fare un servizio a parte. Ieri c’era anche un altro che ha scritto cose che sono successe a porte chiuse qua”.
Lei pensa che questa cosa influisca sui risultati?
“No, i risultati non c’entrano niente con i comportamenti”
Cosa pensa di fare in questa fase fondamentale, basta allenarsi tantissimo fino alla noia per raggiungere obiettivi importanti?
“Non capisco che vuol dire allenarsi fino alla noia. Io ho detto che bisogna allenarsi bene, essere concentrati sul lavoro, capire cosa si fa e perché si fa”.
La Roma ha una rosa adeguata per l’obiettivo terzo posto?
“Io l’ho dichiarato dall’inizio quindi non cambio idea”.
La partita di andata col Bologna fu la prima delusione della sua Roma, un girone dopo qualche errore continua a commetterlo, ma quanto è cresciuta da quella gara?
“A prescindere che due partite uguali non si fanno mai, col Bologna sono stato molto soddisfatto nel primo tempo, poi abbiamo pagato delle sciocchezze”.
Magari la Roma deve gestire?
“Non è un problema di gestire”.
Non è umano rallentare?
“Poi si prende il gol come lo prendiamo noi e come lo prendono gli altri”.
Non è diversa la sanzione tra Marquinho e Stekelenburg? La squadra non reagisce come vorrebbe?
“Io sono qua per cercare di motivare e far lavorare al meglio la squadra. Io non sarò soddisfatto nemmeno se vinciamo tutte le partite.. Io distingue sempre i fatti dalle parole. Per me contano più i fatti delle parole”.
Perché questa squadra non riesce a lavorare bene? Da cosa dipende
“Purtroppo per il tempo non possiamo allenarci come si dovrebbe. In più 4 5 influenze influiscono e io sono stato in campo con 12 giocatori. 12 invece di 25 c’è differenza”.
Lei parla coi giocatori?
” E secondo lei io cosa ci sto a fare qua? Cerco di migliorare, il mio compito è migliorare dentro e fuori dal campo. Ogni allenatore ha il compito di migliorare”.
Torosidis è meglio a destra o a sinistra? Tanti giocatori lei ha avuto attrito, c’è un problrma di ambientamento? Ci sono 9 o 10 giocatori con cui lei ha discusso…
“Io ho discusso con tutti e 25. Cerco di convincerli e migliorarli. Come comportamento non abbiamo regole e succede quello che non dovrebbe succedere. Ci manca un regolamento scritto per i comportamenti. Cerco di fare il meglio per loro, non per me. Torosidis è arrivato da poco e l’ho provato solo a destra”.
Che ne pensa delle dichiarazioni di Lotito?
“Non devo difendere nessuno, Lotito è incommentabile, ognuno la pensa a modo suo”.
E’ vero che a Stek non ha spiegato perchè è fuori?
“Che c’è da spiegare, dopo il Parma si è ritirato per problemi al polpaccio e poi al dito, anche Lobont aveva problemi, è entrato Goicoechea che mi ha dato soddisfazioni e sono contento del suo rendimento, cerco di fare scelte a seconda di quello che mi va. A Stek ho sempre chiesto più partecipazione, lui purtroppo vive più isolato, nel senso che parla inglese e sta più per i fatti suoi, voglio gente che partecipa e che sta insieme, poi il discorso tecnico è un’altra cosa”.
Sia Lamela che Destro avevanop una lesione ma sono rimasti in campo fino alla fine, come mai?
“Gli infortuni si valutano dopo 48 ore, non so se c’è qualcuno che vede dentro al ginocchio, se il ragazzo è rimasto vuol dire che se la sentiva”.
Del Bologna cosa la preoccupa?
“Il Bologna è una buona squadra, sicuramente avanti, per me è gente importante, cominciando da Gilardino, Gabbiadini e Diamanti, sono tre giocatori importanti che possono creare problemi a tutti, hanno fatto sempre bene la fase difensiva, non è una partita facile come qualcuno la dipinge”.
Gli auguri a Mourinho, se vuole farli, rappresenta qualcosa per lei o la lascia indifferente?
“Voglio farglieli anche io gli auguri, rappresenta un tipo di allenatore, si dice vincente, ha vinto tanto, per me è più personaggio che sicuramente rimane nella storia del calcio”.
Ha detto che non ci sono regole scritte, quindi lei auspica che sia la società a mettere dei paletti?
“Io penso ci manca anche quello, sì. Di solito lo fa la società”.
Lo chiederà ne avete parlato?
“Ne abbiamo parlato e spero ci si renda conto che la disciplina è importante in una collettività”.
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Redazione GazzettaGialloRossa.it