Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 PESCARA:
Altra imbarcata colossale per gli uomini di Bergodi, sommersi da sei gol nella trasferta di Marassi contro la Sampdoria. Dopo l’exploit con la Fiorentina la squadra abruzzese sembra essersi montata la testa: prima il k.o. Interno con il Torino e poi la lezione impartitagli da Delio Rossi. Sconfitte ancor più brutte se si considera che entrambe sono arrivate contro duellanti dirette per la salvezza. Con la peggior difesa della categoria (45 gol subiti) è quasi impossibile avere ambizioni. Occhio.
VOTO 1 RONCAGLIA:
Il gol di Castro per il 2-1 del Catania sulla Fiorentina è tutto sulla sua coscienza. Il pallone alto e lento messo al centro da Barrientos andava solo spizzato fuori aria ed invece il laterale argentino perde alla grande il duello con il connazionale, facendosi sovrastare regolarmente e condannando “la viola” al quarto risultato negativo consecutivo. Quando si dice l’inesperienza.
VOTO 2 LAZIO:
Finisce dopo sedici risultati utili consecutivi la rincorsa dei bianco celesti al vertice della classifica. Le bestie nere nel calcio esistono e il Chievo ne è testimonianza, visto che per i clivensi questo non è il primo scherzo tirato al club di Lotito. La testa dei ragazzi di Petkovic era forse già alla sfida di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, di scena martedì sera allo stadio Olimpico; se poi aggiungiamo l’assenza di Klose e la condizione approssimativa dei migliori interpreti del centrocampo, la frittata è bella che fatta. In affanno.
VOTO 3 JUVENTUS:
La banda di Conte ha perso brillantezza rispetto ai primi mesi di campionato. Dopo il rientro dalla sosta natalizia per i bianconeri sono arrivati due pareggi, una sconfitta interna ed una sola vittoria, contro l’Udinese. Senza la brillantezza atletica tutto si fa più difficile e per una squadra fisica come la “vecchia signora” il talento non basta per portare a casa i tre punti, specie se hai il tuo fuoriclasse fuori (Andrea Pirlo). A parziale scusante il rigore grossolano non fischiato nel finale da Guida per un netto fallo di mano di Granqvist. Motore in panne.
VOTO 4 GUARIN
Imbarazzante il pallone perso al 24′ del primo tempo che porta al gol del momentaneo 1-1 dell’ex Meggiorini. Il tocco di Handanovic al limite dell’area è rischioso ma la leggerezza con cui il colombiano se lo fa sfilare dall’attaccante granata è da dilettante allo sbaraglio. Da buon sudamericano, pur essendo una forza della natura ogni tanto stacca la spina e sono guai. Distratto.
VOTO 5 GERVASONI:
La percentuale di risse e capannelli tra giocatori sono da media sudamericana. Il fischietto di Mantova non riesce a mantenere la calma e fa surriscaldare oltremodo gli animi in campo, onestamente non aiutato dai calciatori di entrambe le squadre. Oltre a Brivio cacciato nella ripresa per doppio giallo, anche Raimondi (fallo da rigore su Pazzini) e Carmona meritavano la stessa sorte. Alla faccia della condotta all’inglese.
VOTO 6 BORRIELLO:
L’attaccante napoletano si rimette in sesto, dopo la brutta prestazione messa in mostra nella sfida casalinga di sette giorni fa contro il Catania, dove era riuscito a sbagliare il possibile e l’impossibile. Allo Juventus Stadium, realizza la rete dell’ex con un colpo di testa sotto porta, sfruttando al meglio il tiro cross dalla destra di Kucka, liberatosi per un tiro mancino a giro diventato poi un assist. Lanterna.
VOTO 7 UDINESE:
La squadra friulana ottiene il terzo successo su quattro partite in questo primo mese del 2013. Dopo aver battuto infatti, Inter e Fiorentina, steccando solo il match in esterna contro la Juventus, gli uomini di Guidolin, tra le mura amiche, mantengono un rendimento da Europa League imponendosi di misura contro il Siena, candidato più che mai alla retrocessione. La rete arriva, grazie ad un incredibile harahiri da parte degli ospiti: sbaglia Della Rocca in mezzo, Allan serve col contagiri Di Natale che fa proseguire Muriel e il tocco del colombiano è facile per infilare l’angolino basso sull’uscita di Pegolo. Europa.
VOTO 8 PALOSCHI:
Il centravanti clivense timbra il settimo sigillo stagionale in appena dieci presenze in campionato. La media gol è quella da attaccante consumato e le sue marcature in molti casi risultano decisive per l’acquisizione dei tre punti per il Chievo, in piena media salvezza con 28 punti, in 22 match disputati. Paolo Rossi.
VOTO 9 NAPOLI:
Il solito immenso Edinson Cavani, coadiuvato dal secondo tenore partenopeo Marek Hamsik, regala sogni scudetto a Walter Mazzarri, grazie alla vittoria importante quanto sofferta contro i ducali. Il primo realizza la sua rete numero 58 in Serie A (cifra considerevole per un centrocampista classe 1987), mentre il secondo mette a segno la marcatura del sorpasso, con il gol numero 101 nella massima serie. A soli tre punti dalla capolista e con lo scontro diretto al San Paolo, la rincorsa al tricolore si fa quanto mai interessante. E’ o buon.
VOTO 10 ICARDI:
Nella settimana che sancisce la fine di un epoca, con la morte del patron Doriano, Riccardo Garrone, la squadra blucerchiata centra la sua settima vittoria stagionale, con un tennistico sei a zero, propiziato dalla splendida quaterna del gioiellino di casa classe 1993, Mauro Icardi. A completare l’opera ci pensano poi Obiang e Eder per il successo che affonda il Pescara di Bergodi. O cañito.
A cura di Rocky & Apollo