(D.Giannini) – De Rossi corre verso il Cagliari. Nella giornata convulsa di ieri, con il doppio incontro tra dirigenti e allenatore per decidere il futuro della conduzione tecnica della Roma, da Trigoria, dal campo, è arrivata una bella notizia.Quella di un Daniele De Rossi in buona forma, sicuramente migliore di quanto ci si potesse aspettare ad appena 9 giorni dall’infortunio rimediato nella partita di campionato contro l’Inter di due domeniche fa. L’allungo sul finire del primo tempo, il dolore e la sostituzione nell’intervallo. Gli esami avevano evidenziato una lesione di primo grado al muscolo semitendinoso della coscia destra. Traduzione: 15 giorni di stop e addio alle partita di Coppa ancora contro l’Inter e a quelle in campionato con Bologna e Cagliari.
Per quest’ultima però c’è qualche speranza, insperata al momento dello stop, di vederlo quanto meno tra i convocati. Nella doppia seduta di ieri De Rossi ha prima fatto del differenziato, poi, nel pomeriggio, si è unito al gruppo indossando anche la pettorina verde nella partitella, giocando come jolly e dimostrando di stare sorprendentemente bene. Una buona condizione di forma che non significa necessariamente che sia pronto a tornare. Importanti saranno gli allenamenti di oggi e domani nei quali De Rossi, a differenza di quanto avvenuto ieri, potrà cominciare a forzare. Di certo da parte sua c’è una grande voglia di tornare presto, di poter dare ciò che tra infortuni, scelte tecniche e infortuni è riuscito raramente a dare. Voglia di recuperare il tempo perduto.
La voglia di sempre, di oggi come di dieci anni fa. Sì, perché l’uomo che prima della partita con il Milan di fine dicembre è stato premiato dal presidente Pallotta per le 400 presenze con la maglia della Roma, un decennio fa faceva il suo esordio in Serie A. Non l’esordio assoluto, quello c’era già stato la stagione precedente. Era il 30 ottobre del 2001 quando il 18enne De Rossi entrò nella partita di Champions contro l’Anderlecht. Poi ci fu anche la Coppa Italia. Ma per il campionato dovette aspettare ancora un bel po’, fino a quella fine di gennaio del 2003 a Como. Il 25, per l’esattezza. Il decennale non lo ha potuto festeggiare a Bologna, perché ancora out. Potrebbe farlo venerdì, anche se con una settimana di ritardo, contro il Cagliari. Al quale in carriera ha già segnato 3 volte nelle 14 volte in cui lo ha affrontato. La prima fu in una serata epica, in casa, anche se in campo neutro a porte chiuse a Rieti. Proprio nel mezzo della corsa al record delle 11 vittorie di fila. Era da poco nata la Roma di Spalletti e lui segnò la rete del momentaneo 2-2 di quel 4-3 non adatto ai deboli di cuore. Il secondo è datato 11 settembre 2010, in panchina c’era Ranieri e finì con un orribile 5-1 per gli altri. Il terzo gol al Cagliari ha poco più di un anno, nell’amaro esordio in campionato di Luis Enrique. Era un nuovo inizio per la Roma e per lui. Come, per certi aspetti potrebbe esserlo anche venerdì. Non è certo che De Rossi possa esserci, che riesca a recuperare, sarebbe un bel ricominciare.