Due vertici tra i due allenamenti nella lunga giornata di Trigoria chiusa con la conferma. L’incontro è cominciato pochi minuti prima dell’una ed è stato relativamente breve: Zeman è entrato con la sensazione di essere quasi fuori, invece dai dirigenti è stato rassicurato subito. Nessuno aveva intenzione di mandarlo via adesso, senza un’alternativa valida a disposizione. Gli si chiedeva di cambiare qualcosa nella gestione del gruppo. Niente di sostanziale o di offensivo. «Vuole chiarire il suo attacco alla società di sabato?» è stata la domanda iniziale. Zeman ha ribadito di non essere soddisfatto del modo in cui alcuni giocatori, non tutti, si comportano, ignorando o dribblando orari di lavoro e allenamenti a seconda delle proprie esigenze. Ma ha anche precisato di non aver individuato nei dirigenti un bersaglio: «Volevo dare un segnale. Le mie dichiarazioni tendevano a chiedere un maggiore supporto da parte vostra» .
Nel pomeriggio, dopo un pisolino, Zeman è tornato in campo per il secondo allenamento. Lì la squadra ha saputo che non ci sarebbero state rivoluzioni tecniche (oggi dovrebbe esserci un colloquio tra giocatori e allenatore). Infine, Zeman ha incontrato per un colloquio prima Sabatini e poi Baldini per fare il punto sul mercato e sulla situazione infortunati. Intorno alle 17.30, la sua lunga giornata è finita: a bordo della sua macchinetta elettrica, ha lasciato Trigoria facendo un cenno con la mano ai pochi tifosi rimasti.
Fonte: corriere dello sport