Intercettato in mixed zone al termine della sconfitta con il Cagliari, il direttore generale giallorosso, Franco Baldini, ha rilasciato le seguenti riflessioni ai microfoni di GazzettaGialloRossa.it. Queste le sue parole:
Notte di riflessioni: state pensando ad un passo indietro?
“Quando si riflette, lo si fa su tutto quello che comporta una situazione che non è piacevole e che porta la delusione dei tifosi. Comunque mi sento di ringraziare i tifosi di casa perché fino al 3-1, nonostante tutto, hanno supportato la squadra in maniera unanime e penso che la contestazione ci stava. Non c’è una singola posizione da considerare, ma tutto quello che poi ha portato ad una situazione del genere”.
Situazioni da valutare?
“Ho detto che c’è tutto da valutare, non varie situazioni, ma neanche singole posizioni”.
La squadra le ha dato l’impressione di aver abbandonato il tecnico?
“Io credo che come volontà hanno dimostrato di non essere lontani dal tecnico. E’ chiaro che è stata una partita molto confusa caratterizzata da due episodi che hanno subito condizionato a freddo il quadro psicologico di una squadra che arriva da una settimana che non fatico a riconoscere complicata. Comunque hanno lavorato anche con raziocinio, ma la partita è radicalmente cambiata nel secondo tempo con l’errore di Goicoechea”.
Una sola gara può portare ad una ulteriore riflessione?
“Dire che è possibile o non è possibile significa già aver fatto delle riflessioni che stasera preferisco rinviare a domani proprio perché c’è un momento in cui bisogna fermarsi e avere un attimo di calma per non prendre decisioni a freddo dopo una sconfitta che fa male. E’ opportuno prendersi un attimo per considerare tutte le cose”.
Ha parlato con Pallotta?
“Grazie al fuso orario avrò modo di sentirlo più tardi e mi confronterò come faccio sempre. Noi abbiamo una proprietà a cui riferire e una proprietà che evidentemente può dare delle indicazioni come ha sempre fatto. La società è già rappresentata da Zanzi, poi ripeto, avrò la possibilità di parlare come ho sempre fatto dopo tutte le partite e durante la settimana con il presidente Pallotta”.
Su Zeman?
“Con mente serena, se sarà possibile, valuteremo tutto quello che è successo e che sta succedendo. Valutarlo è un obbligo che abbiamo perché così potremmo prendere più a ragion veduta delle decisioni, ma non può essere questo il momento. L’ho sentita la delusione della gente ed è la mia e credo che sia anche giustificata. Non è il campionato che immaginavamo di fare”.
Tutti sotto accusa?
“Non sarò certo io ad emettere sentenze d’accusa. E’ sempre lo stesso principio che ci aveva fatto valutare per un attimo la situazione di Zeman la settimana scorsa: quello di non cercare i colpevoli, ma le soluzioni. Zeman con le sue conferenza stampa aveva dato l’idea di cercare i colpevoli invece che le soluzioni, per questo è stato sotto esame fino a quando non ci siamo chiariti. Quello che stiamo cercando di trovare in tempo sono le soluzioni”.
La gestione di Stekelenburg?
“Quando ieri, non come faccio di solito, mi sono confrontato con l’allenatore e ho chiesto se fosse stato ipotizzabile un suo impiego fin dal primo minuto, e in quel caso chiaramente non sarebbe potuto partire, mi è stato risposto che comunque sarebbe partito titolare Goicoechea. Visto che c’era una trattativa di mercato importante che si è sbloccata soltanto ieri dopo che ne avevamo iniziato a parlare tre settimane fa, ho detto a Stekelenburg e al suo agente che sarebbero potuti partire perché per buona norma le squadre inglesi fanno le visite mediche prima di firmare i contratti. Entrambi però sapevano benissimo che se non si fosse concretizzato il fatto che noi avessimo acquistato un altro portiere, sarebbe tornato in indietro. Questo lo ha lasciato completamente sereno ed è tornato mettendosi a disposizione così come era nei patti”.
La Roma non ha rischiato di fare una brutta figura?
“Ci sono delle situazioni in cui bisogna prendersi anche delle responsabilità. Ieri mi sono preso questo rischio perché la trattativa che ci vedeva impegnati nell’acquisizione di un altro portiere ad un certo punto della giornata ci aveva dato la sensazione che potessimo chiuderla entro il tempo necessario, e quindi ho deciso di laciare partire Stekelenburg”.
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